Berra – “Bonucci e consorte a Berra“. La notizia, sparsa in paese martedì mattina, ha fatto presto a fare il giro, complici i post su Facebook. In pochi ci hanno creduto ed in molti hanno fatto battute ironiche. “Domani arriva Ibrahimovic e consorte”. In tutto questo un poco di verità c’è. La moglie di Leo Bonucci, Martina Maccari, c’era, ma senza il marito, impegnato a giocare a calcio.
E il motivo di questa simpatica presenza è stato presto svelato. La moglie del difensore della Juventus ha iniziato la sua avventura, partendo da Volano, lungo il fiume con “Nettare”, progetto benefico con l’obiettivo di raccogliere fondi per il reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Regina Margherita di Torino, la struttura dove fu ricoverato e operato il figlio Matteo.
Un percorso animato da iniziative e incontri per famiglie e bambini dal 1 al 26 maggio, lungo il corso del fiume Po, rigorosamente a piedi, per 575 chilometri che tuttavia non spaventano la partner del difensore della Juventus che ha le idee chiare sul motivo che l’hanno spinta a cimentarsi in questa esperienza: “Con questo viaggio a piedi voglio imparare a donare e donarmi. Mi sento fortunata e con questo viaggio voglio dare la percezione di restituire questa mia fortuna anche condividendo con gli altri”.
Martina Maccari ha inoltre spiegato i particolari dell’iniziativa benefica. Servirà a raccogliere fondi per l’acquisto di un esoscopio (Strumento che consente ai neurochirurghi di operare con speciali visori 3D al posto del microscopio, potenziando la precisione e il comfort negli interventi di rimozione di tumori cerebrali, malformazioni arterovenose (MAV) e aneurismi) per il reparto di Neurochirurgia, tramite l’associazione Neuroland, di cui fa parte anche la direttrice della Neurochirurgia pediatrica del Regina Margherita di Torino, ospedale in cui la famiglia Bonucci ha vissuto il lungo percorso al fianco del figlio per risolvere i problemi di salute che lo hanno colpito da piccolissimo.
Accompagnata dalla squadra di riprese Martina ha pernottato in un B&B locale e poi colazione, panini per il pranzo, gentilmenti offerti dalla titolare Monica, due chiacchiere con alcune persone e poi ripartenza per Ferrara.
“Ho due paia di scarpe – ha detto Martina prima di partire da Berra – che alterno giornalmente”.
(d.m.b.)
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