Serravalle – “Bisogna rimettere a posto l’accoglienza e creare un sistema idrofluviale che sia in grado di accogliere il turismo naturalistico e responsabile”.
A dirlo è Elisabeth Occhi, che assieme al marito Sergio Arce gestisce il laboratorio artigianale di ceramica Pachamama a Serravalle, e ci tiene a rilanciare “Il nostro territorio. La nostra amata provincia va fatta conoscere: il turismo lento, culturale, intelligente, decentralizzato e spalmato per tutti i comuni, così si che ci sarà abbondanza per tutti; noi ci proviamo.
Una volta arrivavano in barca – dice ancora Elisabeth – e attraccavano in golena a Serravalle, turisti provenienti da Mantova. Venivano a mangiare al Ristorante “La Porta del Delta”.
Diverse le iniziative intraprese dai coniugi per poter rilanciare il territorio, ma anche l’attività della quale fanno parte, l’artigianato. D’altronde Elisabeth e Sergio sanno come muoversi e quando lo fanno, con sicurezza e concezione di causa, riescono ad ottenere risultati.
“È in essere un progetto finalizzato a tutto questo da parte dell’unione – spiega Elisabeth – più ampio turistico/culturale. Tempo fa sono venuti nel mio laboratorio a Serravalle per fare delle riprese che servirano per uno spot che stanno preparando. Ci saranno altre realtà del territorio. Se si riuscise a mettere in collegamento il fiume dalla citta verso la provincia ci guadagniamo tutti.
La nostra idea sarebbe di attrare un pó del turismo che arriva in centro a Ferrara, magari quelli più attenti e che amano la natura perché secondo noi in questo campo la nostra provincia offre tantissimo anche se non è messa in evidenza”.
Attenti a tutto Elisabeth e Sergio guardano anche al lato ambientale. “Anni indietro, pensando al futuro del pianeta, abbiamo istallato i pannelli fotovoltaici – riprende Elisabeth – lo abbiamo fatto per rispettare l’ambiente e non per un fatto economico, come si può pensare oggi con i contributi al 110%. Oggi, con il costo dell’energia, con il fotovoltaico si risparmia, anzi penso che oggi senza l’impianto fotovoltaico sarebbe stato difficile tenere aperto il nostro laboratorio di ceramica. Queste “soluzioni” vanno evidenziate, servono a stimolare altri imprenditori ad accelerare il passaggio della transizione ecologica di cui tanto si parla e come oggi in questa particolare situazione di rincari delle materie prime e della energia ci accorgiamo che si è fatto molto poco”.
(d.m.b.)
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