Berra – Va in archivio anche la seconda tappa della Coppa del Mondo di tiro con l’arco, disputata a Gwangju in Corea del Sud. Una tappa un po’ amara per il CT Flavio Valesella, che in rientro nella sua Berra traccia una sintesi, lucida ma purtroppo meno bella di quanto si poteva pensare prima dell’esordio, sicuramente condizionata dalla recente prestazione del Gran Prix di Plovdiv in Bulgaria, conclusa con un medagliere di tutto rispetto (secondo posto).
“Come spesso accade i consultivi sono diversi delle aspettative – commenta il CT Flavio Valesella – ma nello sport, sopratutto il nostro, il miglioramento passa solo ed esclusivamente dal lavoro (allenamento) e la competenza delle persone su cui si è riposta la fiducia. Essere un buon tiratore a questi livelli non basta più, come non basta più essere in buon tecnico. Solo il confronto ed il continuo aggiornamento può far progredire quest’ultimi, che a sua volta potranno far fare il salto di qualità al buon tiratore, portandolo ad essere un ottimo tiratore.
La coppa del mondo è senza dubbio la manifestazione in cui emerge maggiormente il valore dei tiratori, ancor più di un campionato mondiale, ed è proprio in manifestazioni del genere che si traggono determinate valutazioni. Restando in ambito compound, non posso esimermi di rilevare la crescita di diverse nazionali. A parer mio il salto più significativo l’ha fatto l’Estonia, seguita da India e dalla Korea, anche se un po’ tutte le nazionali hanno “alzato l’asticella”.
Ora, dopo l’europeo di Monaco, ci sarà la terza tappa di coppa del mondo a Parigi dove esordiranno alcuni nostri giovani promettenti, nella speranza che molti altri nostri giovani tiratori e tiratrici nostrani di buon livello possano essere incentivati nel vedere i loro colleghi confrontarsi con i più forti tiratori al mondo. Andando a terminare non posso esimermi da due cose. La prima che mi ha impressionato la “potenza di fuoco “ del colosso Koreano, in ambito arcieristico. Secondo la grande assistenza che ci ha fornito il nostro capo missione. Oggi, domenica 22 maggio, alle ore 17 (ora locale) inizia il “viaggetto” di ritorno”.
Alcuni dati del campo. Avvio brillante ma non esaltante nel settore compound, guidato dal tecnico berrese Flavio Valesella: per le frecce di qualifica, nel femminile Roner e Tonioli entrano nella top venti. Dopo la prima giornata nella gara compound maschile il migliore degli azzurri in qualifica è Federico Pagnoni con il suo ventinovesimo posto con 699 punti, Sergio Pagni chiude quarantacinquesimo con 692, mentre Viviano Mior è cinquantaquattresimo con il punteggio di 684.
Tutti e tre gli azzurri inizieranno il tabellone eliminatorio dai trentaduesimi di finale, sfida durissima per Viviano Mior che affronterà il coreano Choi Yonghe, undicesimo in qualifica, per Pagni l’avversario sarà il croato Domagoj Buden, per Pagnoni invece sarà sfida contro lo statunitense Steve Anderson.
Nella gara a squadre il terzetto azzurro è tredicesimo con 2075 e si prepara alla sfida contro l’India (Chauhan, Saini, Verma) che dopo le qualifiche è quarta alle spalle di Corea del Sud (2114 punti), Danimarca (2112) e Turchia (2109). Nel Compound femminile scalano la classifica femminile le azzurre con Elisa Roner dodicesima con 691 punti e Marcella Tonioli (natia di Gambulaga) sedicesima con 688, conclude le prime 72 frecce al cinquantacinquesimo posto Paola Natale (637). I primi risultati di questa tappa di Coppa del Mondo disegnano il tabellone delle sfide individuale che vedrà la doppia sfida Italia-Danimarca, Tonioli contro Natacha Stutz e Roner contro Erika Damsbo, mentre Paola Natale se la vedrà con la testa di serie numero dieci Song Yun Soo (KOR).
Nella gara a squadre l’Italia partirà dal nono posto con 2016 punti e al primo turno affronterà il Kazakhstan (Lyan, Yunussova, Zhexenbinova). Saranno Elisa Roner e Federico Pagnoni a partecipare alla gara del mixed team in cui l’Italia chiude ottava il ranking round con 1390 punti, un posizione che permette agli azzurri di accedere direttamente agli ottavi di finale dove affronteranno la coppia di Taipei Huang-Chen, noni in un classifica che vede ai primi tre posti Corea del Sud, Colombia e Messico.
Nelle gare di giovedì 19 maggio a fare più strada di tutti è Eisa Roner che batte prima la danese Erika Dasmbo 144-125, poi vince allo shoot off contro la spagnola Andreas Marcos 141-141 (10-10) e infine viene sconfitta dall’altra iberica Andrea Munoz 146-143. Finisce ai sedicesimi la corsa di Marcella Tonioli, per lei una vittoria contro la danese Natacha Stutz 145-144 e una sconfitta con l’estone Lisa Jaatma 147-144.
Fuori al primo turno Paola Natale battuta dalla coreana Song Yun Soo 142-140. Nel maschile sfortunato Sergio Pagni che al secondo turno perde allo shoot off 147-147 (10-10) con l’indiano Aman Saini dopo aver avuto la meglio sul croato Domagoj Buden 148-145. Stesso percorso per Federico Pagnoni, prima la vittoria 148-145 contro lo statunitense Steve Anderson, poi il ko contro il danese Mathias Fullerton che centra solo il 10 in tutte e quindici le frecce e si porta a casa il match 150-145.
Nel turno precedente Viviano Mior si arrende al coreano Choi Yonghee 148-143. La quarta giornata di Coppa del Mondo si conclude senza acuti per gli azzurri. La Nazionale così si approccia alle due giornate di finali, sabato quelle compound e domenica quelle dell’olimpico, con la grande sfida del ricurvo che varrà l’oro a squadre.
Nella notte tra sabato e domenica (alle 3 del mattino ora italiana), Mauro Nespoli, Alessandro Paoli e David Pasqualucci vincono la medaglia d’argento, risollevando il morale per una gara poco entusiasmante. Il terzetto italiano perdono “solo” in questa finale, contro i padroni di casa della Corea del Sud, per 6-0. E’ la seconda volta in un poco più di un mese per gli azzurri che anche all’esordio stagionale nella competizione, ad Antalya, in Turchia, sono saliti sul secondo gradino del podio arrendendosi la volta scorsa a Taipei.
Nella finalissima Kim Je Deok, Kim Woojin e Lee Woo Seok imprimono un ritmo forsennato chiudendo il primo set 59-53. Il trio italiano ha provato a reagire ma, nonostante riescano ad alzare la loro media, nella seconda frazione i coreani riescono comunque a portarsi sul 4-0 col parziale di 58-57. La rimonta non si concretizza, arriva il 6-0 finale con il terzo parziale di 57-52 che per i nostri avversari significa tutte e 18 le frecce nel “giallo” con undici “10” messi a segno.
Per l’Italia si tratta di un altro podio che porta punti importanti per il #worldranking che avrà un peso anche in vista delle qualificazioni per #Parigi2024. Nel mixed team settore compound finisce agli ottavi di finale l’avventura degli azzurri: Elisa Roner e Federico Pagnoni perdono contro Taipei (Huang-Chen) 157-156. Come detto, un torneo sembrato strano, soprattutto dopo il recente successo in Bulgaria.
(red)
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