Ro – Vestito da lavoro, giubbino alta visibilità, decespugliatore in mano: così un privato cittadino sabato (1 ottobre) mattina ha deciso di porre fine alla tribolazione di molti automobilisti.
Da più di un mese i cittadini di Riva del Po lamentavano pericolosità sulle vie principali del comune in merito all’erba alta sui cigli delle strade e alle rotatorie, soprattutto del grave pericolo che si trovava sulla rampa che da via Dazio porta alla strada provinciale SP14 per arrivare al ponte sul Po che porta a Polesella, sul Veneto.
L’ufficio tecnico comunale faceva sapere di aver più volte sollecitato l’intervento all’amministrazione provinciale, competente su questo tratto di strada. La stessa provincia, attraverso il sito istituzionale, metteva a conoscenza i cittadini che la causa del ritardo dello sfalcio è da attribuire al fortunale dello scorso 19 agosto, con la ditta impegnata a mettere in sicurezza i tratti stradali interessati.
Una motivazione poco convincente per i cittadini, perchè per la sicurezza stradale la risoluzione dei problemi si trova, eccome, però bisogna volerlo. La discussione sui social si faceva sempre più accesa e critica. Nel frattempo la ditta incaricata iniziava lo sfalcio sulle strade di competenza della provincia nel territorio comunale di Riva del Po, iniziando i lavori da altra parte, non recependo le proteste dei cittadini per il pericolo su questa rampa e quindi meritevole di un intervento immediato.
Qualcuno ha ipotizzato di procedere in autonomia allo sfalcio, ponendo fine a questa situazione, che sembrava diventare un calvario. Tra i tanti anche questo signore riferiva di volerlo fare ma a differenza degli altri, che lanciavano parole provocatorie, questo cittadino dava anche una data ben precisa ed un orario ben preciso di intervento, rispettandoli alla lettera. Ora la visuale è libera, però si attende l’intervento della provincia, che sfalci il resto: ad esempio anche la rampa d’uscita dalla provinciale SP14, che porta in via Dazio, è invasa dall’erba alta.
Molti i commenti dopo l’intervento, due su tutti. “Ti ringrazio molto (so chi sei ma non metto il tuo nome) si vergognino chi avrebbe dovuto fare quello che hai fatto tu…..grazie mille” e “Io spero solamente che non venga sanzionato per un lavoro che dovevano fare altri”.
(d.m.b.)
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