Adria – “Stiamo pensando ad un mega moto raduno con tutti i motoclub del triveneto per accorciare la burocrazia. Che sia fattibile? Prima si riparte meno spese per rimetterlo al top”.
Ogni giorno che passa è una possibilità in meno di poter riaprire l’autodromo e quindi le stanno provando tutte il gruppo Facebook “Salviamo l’autodromo di Adria” per poter ridare voce alla struttura di Cavanella Po, che rappresenta un’eccellenza nel panorama nazionale e non solo: omologata dalla FIA per i test di Formula Uno (l’attuale campione del mondo Max Verstappen ottenne proprio qui la sua licenza ai tempi della Toro Rosso), l’autodromo accoglieva migliaia di iniziative all’anno.
Ha inoltre un indotto provato del 40% del ricavo delle attività commerciali limitrofe. Chiuso all’inizio dell’anno per fallimento, l’Adria International Raceway sta diventando una distesa, abbandonata, vandalizzata e desertificata.
E quando si dice “piove sul bagnato”, il fortunale del 19 agosto scorso ha buttato a terra gran parte delle mura di recinzione, diventando così ancor più preda per tutti gli avventori. E se la ditta ha fallito, tanto meglio non hanno fatto i politici, in un goffo tentativo di salvataggio, puntandosi il dito l’un l’altro ma senza arrivare a nessun traguardo utile per poter salvare l’autodromo.
Ed ora ci prova il cittadino. Ma va sempre ricordato che stiamo parlando di un buco di 53 milioni di euro.
(red)
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