Serravalle – La comparsa di segnali stradali sul ciglio della strada, la SP12 che da Serravalle porta ad Ariano Ferrarese, ha innescato l’ennesima protesta da parte di molti automobilisti.
Siamo appena fuori l’abitato di Serravalle e i cartelli, quattro in tutto e disposti nel tratto di poche decine di metri, indicano rispettivamente lavori in corso, limite dei 70 chilometri all’ora, limite dei 50 chilometri all’ora e lavori in corso. Disposti in entrambe le direzioni i cartelli sono stati collocati perché il manto stradale ha ceduto, creando una crepa pericolosa lungo la carreggiata.
“Una situazione Kafkiana – commentano gli automobilisti – basta pensare che la strada ha subito da poco una manutenzione straordinaria. Dopo decenni di attesa per la manutenzione del manto stradale, ci risiamo. Dopo l’intervento dell’estate scorsa pensavamo di essere apposto per alcuni anni ed invece sono bastati pochi mesi e la situazione si ripresenta, ancor peggio di prima”.
Erano passate poche settimane dall’intervento di manutenzione predisposto dall’amministratore provinciale quando sul manto stradale ricomparvero le prime creppe.
“Questo, dove hanno messo i cartelli, è il tratto più brutto – riprendono gli automobilisti – ma se percorriamo tutta la strada, fino ad Ariano, possiamo vedere che l’asfalto “nuovo” ha ceduto in molti punti”.
A ridosso della frazione Castellana, il tratto più brutto prima dei lavori di rifacimento del manto stradale, le crepe si sono aperte dopo un paio di settimane dai lavori, segno evidente che qualcosa non ha funzionato. “Ancora una volta ci dobbiamo rassegnare – aggiungono gli automobilisti – con l’arrivo del nuovo presidente della provincia, che abita da queste parti, credevamo di poter risolvere qualche problema, perché conosce meglio questo territorio, ma ci siamo illusi”.
C’è chi poi chiama in causa anche l’amministrazione comunale. “La strada è di pertinenza dell’amministrazione provinciale ma è chiaro che i governanti locali non hanno un peso politico adeguato alle esigenze. Chiedere, pretendere, in seno alla provincia è quantomeno necessario e doveroso nei confronti dei propri cittadini. E qui aleggia il peso di una piuma, pressoché uguale a zero. E non ci vengano a dire che la strada è di pertinenza dell’amministrazione provinciale e loro non possono farci nulla. Ogni tanto, picchiare i pugni sui tavoli può servire, ma di farlo qui non se ne parla”.
In molti preferiscono riderci sopra. “Vorrà dire che continueremo ad avere dissuasori naturali di velocità senza dover ricorrere a quelli artificiali a pagamento: spesa risiarmiata”.
(d.m.b.)
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