Berra – Percussionista, cuoco, docente universitario, le ha fatte tutte Alain Marchetti, ma rimane sempre Alain dj. Una passione innata, tramandata dal papà.
“All’età di 6 anni ho iniziato a strimpellare – dice Alain – Che figata la batteria! Spesso da me suonata nelle mie produzioni. Ma il dj, non suona.. dicono, di fatti io strimpello”. A 14 anni inizia a girare i primi dischi, a 15 anni, in discoteca, faceva il preascolto prima dei dj bravi e a 16 suonava insieme ai dj bravi. Poi l’uscita e il successo di Mouvette lo consacra come uno fra gli esponenti principali della musica latin dance italiana. Figlio d’arte (il papà Massimo ha girato i piatti delle consolle delle discoteche ferraresi negli anni ’70 e ’80), Alain si conferma con l’album #Feat in formato cd e digitale, con svariate collaborazioni con noti artisti come Flores Del Sol, Papito, l’amico Andrea Poltronieri, Nino Segarra, Kino El Negron, Blacking e altri ancora.
Da quel momento la sua carriera è stata un crescendo, collaborando con nomi noti della musica ma soprattutto con Gianni Drudi, suo grandissimo amico “che mi ha sempre sopportato e supportato, anche nei momenti difficili”. Il periodo del lockdown è stato sicuramente difficile ma Alain l’ha superato con coraggio e abnegazione, cercando ogni possibile soluzione e mettendo in campo tutta la sua voglia di fare, arrivando a collaborare con Tele Radio Adige, l’emittente privata di Verona, dove tutt’ora collabora.
Nel 2019 si cimenta tra i fornelli partecipando a la Prova del Cuoco, condotto da Isoardi e Lippi: con il risultato di 55 a 53 si aggiudica la vittoria della settimana. Di recente ha avuto il piacere di raccontare la sua storia e quella di Radio Adige TV ai ragazzi dello IUSVE – Istituto Universitario Salesiano Venezia – Verona (ufficiale) insieme all’amministratore delegato di Verona Network Germano Zanini, una lezione di grande interesse per gli studenti.
Ma la sua vita è davanti ai piatti, girando per i locali e spiagge a far sentire la sua musica. Non disdegna qualche serara a fianco di papi, il buon Massimo, dj di una volta ma sempre attuale: ogni tanto di esibiscono assieme con musica anni 80/90.
“A Berra ci sono i miei genitori – dice Alain – ci sono cresciuto, ho ancora amici. Ci ritorno spesso e volentieri: rimane sempre nel mio cuore”.
Il 23 aprile Alain dj partirà con il beach tour, facendo tappa sui lidi della Costa Emiliana Romagnola. E ricorda che il 30 aprile sarà a Ferrara, al ristorante Al Giardino da Mattia Viviani, con #fikyfiky night, assieme al suo amico Gianni Drudi. Ricorda la domanda che gli fanno spesso. “Alain, cosa farai da grande?”. “Sorrido, perché molta gente non ha ancora capito che questo è il mio lavoro, fortunatamente per me anche un divertimento, che costa fatica e sacrificio. Ma io vado avanti, spero fino all’infinito. Forse è anche per questo che il nostro è un mestiere difficile, ma il più bello del mondo”.
(l.c.)
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