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BERRA – ADDIO AUTOMEDICA A COPPARO – ORA SI SPOSTA A CONA – SECONDO IL SINDACO ZAMBONI I CASI DI VERA EMERGENZA SONO POCHI – GLI ALTRI? SARANNO SUPPORTATI UGUALMENTE MA IN MODO DIVERSO

Berra “La discussione è lunga e complessa ma condivido la proposta della rete Emergenza/Urgenza che propone l’assessore regionale e che prevede una riorganizzazione 118/auto medica sul territorio”.

Sulla possibilità che l’automedica di Copparo finisca a Cona interviene Andrea Zamboni, sindaco di Riva del Po, comune facente parte dell’unione Terre e Fiumi e servito dell’automedica che staziona a Copparo, quindi parte interessata a questa aspra discussione.

“La riorganizzazione proposta va vista nel suo insieme e non a comparti – spiega il Sindaco – sono molte le cose che vanno valutate”.

Parla con concezione di causa il primo cittadino di Riva del Po, perché fino a qualche giorno fa lavorata nella sanità pubblica come medico di base e nella sua lunga attività lavorativa ha ricoperto vari incarichi all’interno di essa.

“Sappiamo che nell’emergenza gli interventi tempo/dipendenti si riducono di molto rispetto a quelli totali: infarto, arresto cardiaco e pochi altri. Il resto, cioè il 90% degli interventi, seppur alcuni considerati gravi, come ad esempio la colica renale, non sono tempo dipendenti. È evidente che a Copparo ci troviamo di fronte ad una percentuale bassa di questi casi, tali da non giustificare una presenza h24 dell’automedica. Va da sé – precisa il Sindaco – che gli altri casi non devono essere abbandonati a se stessi, ma ben supportati. Da qui la creazione e la riorganizzazione di un sistema che possa supportare tutto e tutti. Penso alla medicina di gruppo, alla continuità assistenziale, all’abc, all’infermiere di famiglia, all’assistenza domiciliare e tutte le altre istituzioni presenti sul territorio”.

Il sindaco ritorna sulla sospensione da qualche mese del servizio h12 medico/infermiere, in uso nella Casa della Salute Copparo. “Era un servizio che mi piaceva – commenta Zamboni – ma evidentemente non era dello stesso avviso la dirigenza dell’ausl, supportata da dati diversi. L’importante comunque è che il sistema funzioni”.

E poi Zamboni entra nel merito politico. “Ritengo che un primo cittadino debba fare gli interessi dei propri cittadini, con scelte che vadano a loro vantaggio e migliorino la qualità dell’assistenza. Ad esempio è innegabile che così strutturato il servizio di guardia medica non fornisce il giusto servizio. Quindi se arriverà una proposta anche per questa riorganizzazione, sarò ben lieto di aderire”.

Poi Zamboni ritorna sulla mobilitazione intrapresa dal sindaco di Copparo per non perdere l’automedica. “Legarsi con una catena per non perdere il servizio è un segnale forte – rileva Zamboni – comunque siamo ancora nella fase interlocutoria. Nulla è stato deciso e nulla ancora si farà. Se il progetto andrà avanti e diventerà motivo di discussione all’interno dell’unione Terre e Fiumi la mia posizione sarà quella di favorire questa riorganizzazione, nei termini che ho già espresso. Ribadisco, una riorganizzazione in toto, altrimenti non avrebbe senso. Con questa scelta penso di dare ai cittadini di Riva del Po una miglior qualità assistenziale sanitaria”.

(d.m.b.)

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