Guarda – “Un ostello, legato al Bicigrill di Ro ma soprattutto inserito nel progetto slow, ritenuto dal primo cittadino di Riva del Po come percorso importante per il recupero economico del territorio comunale”. “No grazie, meglio rimanere nel sociale, come prevedeva il progetto iniziale”.
Ma partiamo da capo, con la sentenza di primo grado, accettata senza troppi ripensamenti da parte dell’amministrazione comunale di Riva del Po, con lo stabile dell’ex scuole di piazza Progresso a Guarda ritornate di proprietà del Comune. E il comune dovrà pagare 130mila euro alla Fondazione Braghini/Rossetti, che di euro ne aveva chiesti 600mila. Una vicenda lunga 5 anni che oggi vede la fine.
Ora la Giunta Zamboni è chiamata a terminare i lavori – lo stabile è stato ristrutturato solo nella parte muraria – e ricollocarlo dal punto di vista funzionale. Lo stabile era stato identificato dalla Giunta Gianni (ex comune di Ro) come sede del progetto “Mai + Soli”, arrivato alla candidatura della strategia delle Aree Interne nel 2018 che, a livello nazionale, aveva riconosciuto un contributo economico di 900mila euro per la sua realizzazione e che sarebbe stato erogato attraverso la Regione Emilia Romagna: 900mila euro da spendere tutti dal Comune di Riva del Po.
Fermo restando che il progetto è ancora disponibile, come pure il contributo economico, il Sindaco Zamboni lo aveva
identificato come possibile ostello, idea subito bocciata dalla Regione.
“Il recupero dello stabile, nato per il sociale, deve rimanere nell’ambito del sociale – ha detto Serena Occhi, consigliere comunale di minoranza del gruppo Futuro Ecocompatibile – penso ad esempio per sopperire ad alcune mancanze che abbiamo sul territorio, come una scuola materna che possa ospitare tutti i bambini. A Zocca c’è una scuola piccolina, che per anni non ha dato la possibilità di ospitare tutti i bambini per il riposo pomeridiano.
Oppure una struttura che potrebbe ospitare i campi estivi per i bambini, dalla fine dell’anno scolastico fino all’inizio di quello successivo: ci sono tutt’ora i campi estivi comunali, ma sono legati alla scuola e quindi per un corto periodo. Ed ancora uno spazio per i giovani, visto che sul nostro territorio non c’è. Comunque mantenere quel luogo per i giovani”.
Le proposte della consigliera sono interessanti e rimangono tutte nel settore dei giovani. “Che rappresentano
il nostro futuro e quindi vanno salvaguardati”. Conclude Serena Occhi.
D’accordo il sindaco Andrea Zamboni, che si ritiene molto sodfisfato di come è finita la vicenda. “Pur pagando ritengo che abbiamo vinto – ha detto il primo cittadino – un traguardo importante che ora ci permette di portare a termine un progetto, che anche se non sarà Mai + Soli, sarà comunque un passo importante per il nostro comune”.
Poi il sindaco ricorda che dei 900mila euro di contributi, circa due terzi erano previsti e serviranno per completare i lavori alla struttura – impianti, serramenti, rivestimenti – mentre il restante sarà usato per il progetto che si desidera attuare.
“Si tratta solo di capire cosa sia meglio per noi – ha concluso il Sindaco – e qui faremo lavorare molto l’asp, ma il destino di quella struttura è quello destinato ai giovani”.
(d.m.b.)
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