Ro – La rimodulazione del Pnrr pare colpire negativamente le ciclovie nazionali, tra le quali la VenTo (Venezia-Torino), un percorso di 679 chilometri che passa anche per la Destra Po, quella che attraversa il comune di Riva del Po.
“Le prime ad essere arrabbiate di quanto sta succedendo sono le regioni – commenta Andrea Zamboni, sindaco di Riva del Po – su questa giravolta del governo sul Pnrr, per la regione Emilia-Romagna, il taglio di risorse mette in crisi il progetto Ciclovie e fra queste la Vento che è prioritaria non solo per Riva del Po ma anche per i progetti regionali. Cerchiamo di capire come risponde il governo alle puntualizzazioni sollevate dalle regioni: sono fondi dirottati su FSC. C’è molta preoccupazione anche da parte mia e di altri sindaci del territorio che su ciclovie hanno puntato come volano di sviluppo dei territori”.
Se viene applicato, il taglio sarebbe del 50%, passando da quasi 16milioni a poco meno di 8milioni di euro. Ed a proposito di ciclovie, anche sulla sponda destra si stanno muovendo. Nei giorni scorsi il sindaco di Polesella Leonardo Raito ha partecipato all’incontro con la vicepresidente della Regione Veneto Elisa De Berti organizzato presso il centro visitatori del Parco del Delta del Po a Porto Viro per fare il punto della situazione in merito alle ciclovie nazionali tra cui la Venezia Torino che vede in Polesella e Ro il punto di congiunzione tra la tratta veneta e quella emiliana.
Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato diverse amministrazioni ma anche i tecnici della Regione, di Veneto Strade e i progettisti dei lotti funzionali già finanziati o cantierati, sono emerse diverse considerazioni finalizzate alla prospettiva di sfruttare al massimo l’occasione di queste tratte nazionali per intercettare un turismo sostenibile e di qualità.
“È stato il contesto giusto per porre l’attenzione sul ponte del Po tra Polesella e Ro Ferrarese – ha detto il sindaco di Polesella – evidenziando come sia necessario risolvere alcune problematiche per rendere la transitabilità di ciclisti e pedoni più agevole e sicura. Ho chiesto alla vicepresidente e ai tecnici, che hanno promesso di tenerne conto nella fase di progettazione esecutiva, delle proposte concrete che possano vedere le due regioni confinanti protagoniste di soluzioni in grado di dare risposte ai tanti fruitori di un ponte che vede transitare, ogni giorno, oltre 30.000 veicoli.
Visti i progetti realizzati nei primi lotti funzionali, ritengo che una passerella panoramica a sbalzo a lato ponte potrebbe essere una splendida occasione turistica, oppure il riadattamento delle attuali banchine portacavi, almeno su un lato, con un allargamento di spazi che le rendano funzionali al transito di bici e pedoni. I tecnici faranno la loro parte, ma era
importante ribadire una indicazione e una proposta politica. Una bozza progettuale ce l’aveva già fornita l’architetto Genny Celeghini e l’avevamo anche consegnata al presidente emiliano Bonaccini”.
La Ciclovia Venezia Torino, il cui lungo tracciato attraversa tutta la pianura padana, secondo le proiezioni del Politecnico di Milano potrebbe generare un indotto di ben 100.000.000 di euro legato al flusso stimato di turisti di 150.000 presenze. In Germania le ciclovie hanno percorsi complessivi di 40.000 Km e producono stabilmente 8 miliardi di indotto.
(dmb)
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