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BERRA – IL COMUNE SFRATTA LA BANDA MUSICALE COMUNALE CHE SI TROVA DUNQUE SENZA SEDE – ALCUNI INCONTRI TRA “SINDACO” E RESPONSABILI VARI NON HANNO DATO I RISULTATI SPERATI – COSA SUCCEDERA’?

Berra – Lo sfratto fatto dall’amministrazione comunale di Riva del Po ai locali dove alloggiava la Banda Musicale Comunale di Berra e Mesola ha lasciato sicuramente il segno tra i berresi, molto critici nei confronti dell’amministrazione comunale ma anche desiderosi di sentire quella campana come suona, vedere anche la faccia dall’altra medaglia, ma che purtroppo e come succede da tempo non di presenta mai.

Diverse sono le testimonianze di avvicinamento e stima a Giancarlo Cobianchi, fondatore della Banda, che ha
rassegnato le dimissione, assieme al presidente Diego Cavallina, con quest’ultimo che interviene in merito a quanto sta succedendo.

“In relazione ad alcune notizie di stampa che hanno coinvolto la Banda Musicale Comunale di Berra , credo siano doverose alcune precisazioni – espone Cavallina – la Banda non è sciolta. Ci sono state solo le dimissioni del Presidente e del Segretario nelle mani del Sindaco del Comune di Riva del Po che è subentrato nei diritti e nei doveri al Comune di Berra; chiunque (privato cittadino, imprenditore, associazione) può costituire istituzioni musicali, gruppi strumentali e ogni altra forma di organizzazione artistica, anzi ogni iniziativa finalizzata alla diffusione dell’arte e della cultura dovrebbe essere salutata con grande ammirazione.

Ovviamente per il riconoscimento delle caratteristiche di complesso bandistico si dovrà ottemperare alle norme regionali e nazionali in materia, che ovviamente prevedono in ogni caso la presenza di volontari e l’assenza di scopi di lucro; il nome Banda Musicale Comunale di Berra è un marchio registrato e soggetto quindi a copyright, per questo non può essere usato in nessun altro contesto”.

Poche ma chiare cose che però sottintendono che la Banda Musicale Comunale di Berra non è morta e che potrebbe ritornare a suonare. Rimane da capire le intenzioni dell’amministrazione comunale di Riva del Po, se intende ancora sostenere questa istituzione e soprattutto in quale modo è misura.

Va ricordato che nell’ottobre di tre anni fa presso il Municipio di Berra, si è incontrata una delegazione della Giunta Zamboni, composta dal vicesindaco Alberto Astolfi e dalle assessore Raffaella Nalli e Silvia Brandalesi, col titolare del Centro di Formazione Musicale “Proscenio” di Ro, Stefano Ongaro, e col Presidente della Banda di Berra, Diego Cavallina.

Si è verificata la disponibilità delle due associazioni a collaborare col Comune di Riva del Po per favorire, in collaborazione con le scuole del territorio, la nascita di corsi di educazione musicale. Le parti hanno convenuto che la musica insegnata fin dalla prima infanzia sia uno strumento completo di formazione culturale, e nello stesso tempo favorisca la socializzazione e le relazioni tra ragazzi e adulti.

In quella sede il Centro di Formazione e la Banda hanno dichiarato la massima disponibilità alla collaborazione, ciascuno nell’ambito delle sue capacità e competenze. Al Comune il compito di verificare la disponibilità del Dirigente Scolastico e del personale docente a favorire la diffusione di questo tipo di insegnamento tra i ragazzi, e nel contempo di verificare con le famiglie la possibilità di aderire a questa occasione.

I corsi si dovrebbero svolgere fuori dell’orario delle lezioni in locali appositi, forse proprio questa ex sede, rimessa a nuovo, con un contributo delle famiglie al quale si affiancherà un sostegno finanziario del Comune. Il progetto culturale, il percorso didattico, gli obbiettivi pedagogici saranno curati dal Centro “Proscenio”, così come il reperimento dei docenti, mentre la Banda collaborerà per la sede di Berra.

Un connubio che dovrebbe funzionare: il progetto esiste, le forze e la volontà pure, ora andrà ripresa e definita la convenzione e la sua durata. Questo potrebbe rappresentare la ripartenza della Banda Musicale Comunale, magari con la presenza di Giancarlo Cobianchi.

(dmb)

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