Riva del Po – Con l’apertura delle scuole si ripresenta la criticità delle palestre sul territorio comunale di Riva del Po, quattro palestre che non riescono a soddisfare appieno le esigenze dei cittadini.
Partiamo da quella più ad oriente ovvero la palestra di Serravalle, la più vecchia del comune. Costruita (vedi foto) nella prima metà del 1960, è nata per soddisfare le esigenze degli alunni della scuola elementare. Fu costruita attaccata alla struttura esistente proprio per consentire agli alunni di frequentarla senza dover uscire dell’immobile, evitando così le intemperie atmosferiche. Ha dimensioni ridotte, tant’è che non ci sta un campo regolare da pallacanestro, comunque presente. Attualmente è in gestione alla società Delta Boxing.
Nel plesso scolastico è presente la scuola dell’infanzia e il nido Pollicino Verde: quest’ultimo in prestito, per via dei lavori alla struttura di Berra. Non è particolarmente usato dalle scuole. La struttura necessita di qualche intervento di manutenzione ma complessivamente è ben messa.
Di qualche chilometro più ad oriente troviamo la palestra di Berra: tasto dolente. La più grande ed idonea a contenere ogni tipo di sport, fatto eccezione che non ha spazi regolari per il pubblico. Distaccata dalle due scuole, elementari e medie, che però la frequentano regolarmente, eccezione fatta per quando piove, perché entra l’acqua. Per ora non è idonea ad accogliere altri utenti. Con un progetto che prevedeva la spesa di 450mila euro per sistemarla, la palestra comunale, assieme al vicino Nido “Pollicino Verde”, aveva tentato la via del pnrr, senza successo. Ora l’amministrazione comunale sta tentando la via del bando “sport e periferie” pubblicato dal ministero dello sport. Nel frattempo valuta preventivi per sistemare le infiltrazioni d’acqua.
Ancora qualche chilometro più ad ovest, per arrivare a Cologna. Qui la palestra è un “pallone” ben fatto, che potrebbe garantire attività di tutti i tipi; peccato che non è utilizzabile. Vuole sistemata. Molte cose andrebbero fatte. Si trova a due passi dalla scuola dell’infanzia e veniva utilizzata dai cittadini per attività motorie in generale.
Dulcis in fondo quella di Ro, di proprietà del Demanio, viene utilizzata, per gentil concessione, solo dagli studenti. Manca l’accordo tra le parti, Comune – Demanio: difficile capire di quale accordo stiano trattando. Economico? Forse il Demanio vuole che il comune acquisti lo stabile, per poi poterne fare l’uso che vuole? Sta di fatto che per questo mancato accordo ne società ne cittadini la possono usare. Si spera in una palestra nuova, che giace nel programma futuro di questa amministrazione.
(LC)
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