Serravalle – Con una messa di comiato l’intera comunità saluta le suore della casa di riposo “dott. Attilio Capatti” di Serravalle. Era il 4 ottobre del 1957 quando la figlia del dottor Capatti, per lascito volere del padre, donò la propria abitazione alle Piccole Suore della Sacra Famiglia di Castelletto di Brenzone, località situata in provincia di Verona, perché diventasse un punto di riferimento e soprattutto di sollievo per gli ammalati. All’inizio la vecchia dimora venne riordinata e modificata perché con i rustici fabbricati adiacenti potesse dare accoglienza ad un primo gruppo
di ricoverati, circa una ventina: la prima superiora fu suor Maria Tita Castagna.
Le richieste di ricovero continuavano ad incalzare e l’entusiasmo di carità si dilatò cosi profondamente da decidere di attuare lavori con sopraelevazione di ambienti ed adeguamento degli impianti. I lavori furono eseguiti prima nel 1960 e nel 1966. Da una planimetria conservata nell’archivio della Casa si ha una chiara visione del complesso edilizio rispondente alla seconda data, mentre la capienza di posti letto era già allora di 45/50 unità.
La direzione era affidata alla superiora suor Lilia Granata. Nel chiaro intento di compiere un’opera ben più rmoniosa, di maggiore potenzialità, in base alle aree disponibili e di adeguata rispondenza tecnica e sociale, la Casa
Generalizia di Castelletto dava incarico di allestire e predisporre un idoneo progetto generale al fine di avere una disponibilità di circa 110 posti letto. Il complesso edilizio doveva essere dotato delle migliori attrezzature
tecnologiche, che ancor oggi, associate ad una qualità eccellente dei servizi erogati, garantiscono agli ospiti una piacevole ospitalità.
Oggi la casa di riposo, gestita dalla cooperativa Serena, può accogliere fino a 105 anziani ed è dotata di una sua chiesa interna. “Ci occupiamo dei nostri ospiti in base ai loro bisogni psico-fisici, abitudini, interessi, orientamenti culturali e spirituali. Ci attiviamo con sostegni socio-assistenziali, sanitari, riabilitativi e di socializzazione per fare
sentire il nostro ospite in un ambiente famigliare e sicuro” dicono gli operatori della Cra.
Numerose le attività proposte (ortoterapia, pet therapy, ascolto audio libri, riabilitazione cognitiva, terapia della
bambola, ecc.) per valorizzare, mantenere, o migliorare le capacità personali e le autonomie.
Martedì 31 ottobre alle ore 17, nella chiesa parrocchiale, il vescovo di Ferrara monsignor Giancarlo Perego presiederà la Santa Messa ed il saluto alle suore, che dopo 66 anni lasciano definitivamente la casa Attilio Capatti per ritornare alla casa madre, a disposizione della Madre Superiora. Sarà un saluto pieno di significati e le suore lasceranno un ricordo grande e rimarranno sicuramente i valori e gli insegnamenti religiosi profusi in questi anni, che non solo non andranno persi, ma saranno il faro ispiratore per il lavoro di assistenza e il rapporto con ospiti e famigliari.
(dmb)
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