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RIVA DEL PO – IL NEONATO CIRCOLO FRATELLI D’ITALIA STA ELABORANDO UN PROGRAMMA DI PROPOSTE AMBIZIOSE MA NON IMPOSSIBILI – SE REALIZZATE DAREBBERO UNA SCOSSA A VIABILITA’ ED ECONOMIA LOCALI – NE AVREMMO VERAMENTE BISOGNO

Riva del Po – Il neonato circolo Fratelli D’Italia di Riva Del Po sta elaborando un programma di proposte di carattere strutturale-economico che prevedono due tipi di intervento, uno straordinario a medio lungo termine e uno ordinario a breve termine o da adottare quotidianamente.

In questo primo giro il neonato circolo si occuperà del piano straordinario a medio lungo termine. “Riteniamo che alla base dello sviluppo del nostro territorio debba prevalere una visione allargata rispetto alla dimensione comunale – spiega Francesco Robboni, coordinatore del circolo e probabile candidato per una lista di centrodestra alle prossime elezioni amministrative comunali – L’Unione Terra e Fiumi deve vedere il suo compimento: o sfocia in una fusione o più semplicemente assume piena funzionalità e si rende completamente utile per la nostra area, oppure può lasciare spazio a altre soluzioni.

A nostro avviso una visione più ampia permetterebbe di mettere meglio a frutto politiche economiche utili e indispensabili alla salvaguardia e allo sviluppo. Si potrebbero prevedere servizi più corrispondenti alle esigenze di
cittadini e imprese e una più efficace manutenzione del territorio.

Uno dei punti principali di questo ragionamento riguarda grande opere e infrastrutture da qui si vorrebbe partire per progettare il nostro futuro. Magari a qualcuno potrebbe sembrare il libro dei sogni, per noi si tratta di un piano programmatico certamente ambizioso ma altrettanto ma altrettanto indispensabile se vogliamo dare una speranza di salvaguardia e di sviluppo ai paesi dell’area del medio Ferrarese.

Questo territorio soffre terribilmente la carenza di vie di comunicazione se non in certi casi l’assoluta mancanza. Se ci confrontiamo col vicino Veneto ne usciamo perdenti e frustrati, basta guardare di là dal ponte che unisce Riva del Po con Polesella e traviamo : la ferrovia, il canal Bianco navigabile, una strada statale con due vie dirette per la Romea, il casello autostradale, la zona ZLS ecc.

Dalla nostra parte di contro abbiamo una carenza strutturale molto preoccupante, quando addirittura non è la rottura di una strada o di un ponte ammettere in difficoltà un’intera zona.

Già alla fine degli anni 80 si parlava e mi risulta fosse in fase di progettazione della così detta Bretella Est che sarebbe stata di estrema utilità per i nostro comune. Di quel progetto si sono perse le tracce ne corso degli anni. Forse qualcosa è stato inserito, qualche tempo fa, nel documento della consulta provinciale dell’economie e del lavoro ma anche li si sono perse le tracce.

Noi riteniamo che le vie di comunicazione siano alla base della possibilità dello sviluppo territoriale. C’è una via di comunicazione che ci permetterebbe di collegare direttamente Riva del Po con Ferrara e con tutti i servizi annessi, che però si interrompe a Baura nei pressi dell’ospedale. Bene da lì potrebbe collegare la città con il basso ferrarese (La Romea) passando per i nostri comuni con il recupero del progetto della cosiddetta Bretella Est che ci collegherebbe direttamente con il Veneto.

In pratica sarebbero interessati tutti i comuni del medio-basso ferrarese (non necessariamente si parla di nuove strade ma sarebbe sufficiente adeguare quelle esistenti). Ci rendiamo conto delle difficolta e della complessità del progetto ma riteniamo sia il solo presupposto per dare una speranza di sviluppo industriale al nostro territorio.

Riteniamo altrettanto importante proporre il tentativo di ripristino del traghetto che collega le due sponde rivierasche tra Berra e Borgo Santi, nel comune di Papozze. Questa opera permetterebbe un notevole risparmio di tempo e denaro per i trasferimenti tra i due comuni e le aree della zona. Anche in questo caso si parla di un progetto complesso, ne stiamo verificando la fattibilità partendo da fatti e documentazione esistenti”.

(red)

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