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RUINA – A BREVE ANCHE RUINA AVRA’ IL SUO RINNOVATO PARCO PUBBLICO CON LE GIOSTRINE – PARE SANATO IL CONTENZIOSO TRA CHIESA E COMUNE RELATIVO ALLA PROPRIETA’ DEL CAMPETTO

Ruina – A breve anche la frazione di Ruina avrà il suo parco pubblico e le giostrine per i bambini: lo scivolo e l’altalena, “imbavagliate” da tempo perché non ritenute più a norma, saranno ripristinate (da verificare se con manutenzione straordinaria oppure sostituite), per la gioia dei bambini e dei genitori.

Siamo ad occidente del comune di Riva del Po, nel più piccolo degli otto paesi che compongono l’intero comune. Lo scivolo e l’altalena del parchino, di proprietà della Parrocchia, dopo una piccola riapparizione di tempo fa, sono stati nuovamente legati con nastro rosso e bianco e la presenza di un foglio che dice: “Giochi non conformi. Vietato usarli”. Anche un piccolo, piccolissimo paese come Ruina – il web riporta nemmeno 400 anime – ha bisogno dei suoi svaghi, dei suoi ritrovi, oppure, come si usa chiamarli oggi, i servizi. Anzi, servono per tenere a galla quel poco che rimane.

C’è anche un gruppo di volontari che si prodigava per mantenere questo ma ora cozzano contro la realtà burocratica, che spesso uccide.

Circa due anni fa una ricognizione fatta dai tecnici del comune trova molti giochi e giostrine nei parchi pubblici del comune di Riva del Po non in regola con la sicurezza. Scatta il rinnovo per tutti ma queste due, quelle del parco di Ruina, NO. Il motivo è presto detto: fatti gli opportuni approfondimenti si è giunti a constatare che il parchetto non è comunale ma di proprietà della Parrocchia di Ruina; questo impedisce agli amministratori di intervenire così come non sono intervenuti nella sostituzione o manutenzione dei giochi, acquistati dalla parrocchia stessa.

La Parrocchia riferisce che esiste una convenzione datata 2006 tra la Parrocchia di Ruina (Don Nevio) e il Comune (sindaco Parisini) con la quale quest’ultimo si impegnava a gestire il parchetto e la sua manutenzione per 99 anni. Infatti i giochi sono stati acquistati dalla parrocchia ma installati dal Comune. Inoltre il parchetto viene sfalciato con regolarità sempre dall’ente comunale.

Il sindaco Andrea Zamboni da “ordine” di cercare questa fantomatica convenzione, ma ne comune, ne parrocchia, la ritrova nei loro archivi. I volontari della parrocchia ci mettono una pezza, sistemando le giostrine e riattivano il servizio. Ma tant’è che la buona volontà e l’impegno dei volontari non collima con la sicurezza certificata e quindi gli agenti della municipale Terre e Fiumi notificano (ufficialmente o ufficiosamente non si sa) al parroco don Andrea che i giochi del parchino non sono agibili. Don Andrea corre subito al riparo e mette il “bavaglio” ai giochi. Ecco allora che arriva il secondo intervento del sindaco Andrea Zamboni.

Di recente l’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio ha manifestato la volontà, per conto della Parrocchia di San Martino in Ruina, di sottoscrivere con l’Ente Comunale, un atto formale per l’utilizzo e la gestione dell’area predetta, di proprietà della stessa Parrocchia. Dall’altra parte la Giunta Zamboni ha deciso di accettare la proposta. È stato dato indirizzo al Responsabile del Settore Tecnico al fine di accelerare l’avvio dei successivi atti consequenziali che dovranno essere adottati in conformità del regolamento e della vigente normativa in materia, finalizzati all’acquisizione, tramite concessione in comodato gratuito, dell’area verde in questione. Una volta formalizzato il tutto l’amministrazione procederà alla sistemazione completa del parco, del verde e delle giostrine.

(dmb)

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