Berra – “In questa pseudo pista ciclabile ci sono più alberi che bici”.
Una segnalazione che arriva da un cittadino, assiduo frequentatore della pista ciclabile, che aggiunge:”Non si potrebbe imporre di farli potare”. Non è la prima volta che un cittadino rileva questa “lacuna”, che viene confermata da molti cittadini che di lì ci passano diverse volte al giorno. Si tratta della pista ciclabile che parte (o arriva, dipende dai punti di vista) dalla coop e arriva sul ponte di via Pennacchiera, circa due chilometri di ciclopedonale protetta, che percorre lateralmente a via Postale e parte di via Albersano. Costruita poco più di dieci anni fa, la pista ha sempre avuto qualcosa che non va.
Prima le segnalazioni che sulla pista ciclabile ci sostavano, ed ancora qualche volta ci sostano, le macchine senza essere se non multate – pare non esistano i presupposti, le regole, per poter procedere con le contravvenzioni – almeno richiamati i proprietari a non lasciare li la macchina (davanti alle scuole medie è consentito parcheggiare). Poi segnalazioni che qualcuno la usava per lavare la propria auto.
Ora c’è questo problema, sorto in un piccolo tratto che costeggia via Albersano, a poche decine di metri dall’incrocio con via Ponte Farmacia: i rami di alcuni alberi dei frontisti ricadono sulla pista creando disagi a chi la percorre, soprattutto in bicicletta. Obbligare i frontisti a capitozzare gli alberi, per migliorare il transito dei ciclisti, potrebbe essere pericoloso, perché le capitozzature in giro per il paese si stanno dimostrando deleterie.
(red)
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