Serravalle – “È stato rubato il somaro nel presepio a inizio paese”. A darne comunicazione attraverso i social è stato Carlo Gori, presidente della proloco Serravalle Insieme. “Tu, che lo hai portato via, sei più somaro del somaro – rincara la dose Gori, che apposta usa il nome “somaro”, anziché asinello – Comunque qualcuno vede se lo hai rotto: ti converrebbe rifarlo e portarlo dove era e se è intero, comunque riportalo dove era”. E poi un epitelio poco consono ma che ci sta.
Questo è uno dei tanti presepi costruiti dai volontari della proloco Serravalle Insieme e si trova nel parco pubblico intitolato a don Francesco Migliorati, sull’incrocio tra via Pivanti e via Alighieri, alle porte del paese. In mezzo al verde del parco pubblico risalta la grande capanna della natività, costruita con materiale di recupero da abili mani dei falegnami locali, e per tutto il parco sagome di compensato dipinte da artisti locali.
Dentro la capanna, con la Natività, il bue è l’asinello (in questo caso il somaro: semmai ritornasse al suo posto si chiamerà nuovamente asinello), quest’ultimo trafugato. “Non e certo un furto a scopo di lucro – commenta Gori – il valore economico è irrisorio. È il gesto che disturba. Forse una ragazzata, che però non ha senso”.
Molte le parole di sdegno, nei confronti del (o dei) fautore, e altrettanti di solidarietà alla proloco, ai volontari volenterosi e al presidente. “…la mamma dei xxxxx è sempre in cinta.. – comnenta il Sindaco – Carlo hai tutta la solidarietà mia e dell’Amministrazione Comunale; il tuo lavoro sarà solo consolidato dall’opera di questi xxxx”.
Non ci sono sospettati ma si spera in un ripensamento. “Confidiamo che chi ha commesso il fatto si ravveda e restituisca l’asinello” conclude Gori.
(dmb)
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