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SANT’APOLLINARE – SI STA DEMOLENDO IL PONTE DELLA BARCHESSA E SI ASPETTA CON ANSIA LA SUA RICOSTRUZIONE – MASSIMO PIVA A NOME DEL GRUPPO PER LA RICOSTRUZIONE CI FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE ODIERNA E DI QUELLA DI IERI

Sant’Apollinare – “Sono passati quasi 5 anni; lasciamo da parte le polemiche, a noi quello che interessa è il rifacimento del ponte”. Ad intervenire sulla questione del ponte della Barchessa è Massimo Piva, portavoce del gruppo per la ricostruzione del ponte. “Noi non siamo politici, non abbiamo interessi di poltrone o di prendere voti, non siamo mai stati avversari di nessuno; il nostro unico intento era quello di avere un ponte e la riapertura della strada, che tanti disagi e aumento dei costi ci ha e ci sta portando.

Ci siamo interessati del problema fin dall’inizio della chiusura del ponte – prosegue Piva – spingendo i due comuni verso questo cospicuo contributo. Lo dico non per prendere applausi o rivendicare qualcosa ma per far capire che noi volevamo aiutare la causa, risolverla, e non creare problemi”.

Non a caso quando nacque il gruppo, oltre ai due comuni direttamente interessati, misero a conoscenza della loro nascita anche l’amministrazione comunale di Riva del Po. Sulla via Seminato esistono due attività i qui titolari sono di Berra, come pure i dipendenti, che in questo periodo di chiusura del ponte stanno facendo chilometri in più per poter lavorare.

“Quanto successo in passato a noi non interessa – prosegue Piva – la nostra è una valutazione di merito, la discussione politica la lasciamo ai politici”.

Chiaro il riferimento alla discussione a distanza nata tra il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni e le opposizioni consigliari di Copparo e Jolanda di Savoia. “Abbiamo più volte incalzato le amministrazioni comunali, abbiamo rilevato molte lacune, assenze e mancanze, ci siamo permessi di consigliare come arrivare ai contributi, abbiamo incontrato gli amministratori regionali, forse invadendo il campo amministrativo, con l’unico scopo di arrivare ai contributi. Per noi questo ponte è troppo importante e abbiamo cercato di fare di tutto pur di vederlo nuovamente funzionante e funzionale”.

Chiuso dal maggio 2019, per cedimento strutturale, ha costretto gli imprenditori ed anche i dipendenti a tragitti più lunghi con aumento dei costi. Nonostante la strada sia “secondaria” svolge l’importante ruolo di congiunzione tra i comuni di Copparo e Jolanda di Savoia, passando con il ponte sul canale Leone, e servendo diverse attività imprenditoriali.

“Esprimiamo un giudizio positivo – spiega Piva – con la speranza che venga costruito quanto detto: il passato ci insegna di andare cauti prima di esprimere valutazioni definitive. L’augurio e che venga fatto in tempi rapidi e soprattutto che venga un bel lavoro, un ponte con una bella portata, un ponte sicuro. Ci permettiamo di aggiungere – conclude Piva – che ci sono delle scadenze da rispettare per arrivare ai contributi. Visto il passato ci auguriamo che siano rispettati”.

(dmb)

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