Occhiobello – E adesso spunta un acquirente
A Novembre ha già comprato i terreni, ora si spera si faccia vivo per la parte edificata
Sondra Coizzi, sindaco di Occhiobello, torna sul tema Outlet e chiarisce lo stato dell’arte di una situazione che, per usare un eufemismo, qualche problema, in questi anni, ha senza dubbio creato. E la riqualificazione dell’area è uno dei sogni, a questo punto nemmeno troppo proibiti, per Sondra Coizzi, di fine mandato.
Questa almeno la sensazione ascoltando le parole del sindaco, proiettate ad auspicare una soluzione definitiva, almeno per quanto riguarda l’assegnazione dell’area, ipoteticamente raggiungibile nei prossimi mesi.
Allora sindaco, com’è la situazione?
“E’ arrivato anche il momento di parlare dell’Outlet, con chiarezza e senza nessun tipo di ritrosia – attacca Coizzi – L’Outlet, questo grande centro commerciale, costruito alla fine del primo decennio di questo secolo, inaugurato nel 2017, pensato evidentemente come una nuova opportunità nel settore del commercio, pensato altrettanto probabilmente come una realtà in grado di portare affari positivi per il nostro territorio. Le premesse erano potenzialmente positive, anche perché l’operazione è stata completamente gestita da privati. Il Comune di Occhiobello quindi non è intervenuto economicamente in modo diretto nella costruzione dell’Outlet”.
In che modo, invece, le amministrazioni comunali che si sono succedute sono state coinvolte?
“A carico dell’amministrazione comunale, in convenzione con le due società costruttrici, tutto l’aspetto della viabilità interna. Quindi, la rotonda interna, non quella dell’autostrada per intenderci, è stata costruita da Comune di Occhiobello, anche per velocizzare i tempi, e, in virtù della convenzione cui accennavo prima, dovrebbe essere stata ripagata nel tempo. Non solo la rotonda ma anche tutta la serie di oneri di urbanizzazione che l’Outlet richiedeva. In buona sostanza, facendo il totale di queste somme si arriva a oltre un milione di euro”.
Soldi che quasi sicuramente non torneranno nelle casse del Comune?
“L’Outlet è fallito nel 2020, dopo l’inaugurazione del 2017 solo 12 negozi sugli 80 previsti hanno alzato le saracinesche, e quindi per svariati motivi, ricorsi delle associazioni commercianti del territorio contro l’apertura, ricorsi tutti vinti dal Comune di Occhiobello, il movimento era in caduta libera e l’Outlet in uno stato economico che ne ha pregiudicato definitivamente l’attività. L’Outlet è fallito nel 2020, più di dieci anni fa, un fallimento da 60 milioni di euro. Il Comune, e qui arrivano i problemi, è creditore privilegiato per oltre un milione di euro, ma non solo. Si è scoperto poi che una porzione di terreno era stata espropriata in modo scorretto e dunque abbiamo dovuto pagare altri 60.000 euro perché la causa ha dato ragione ai ricorrenti. Quindi oltre un milione di euro, più i 60.000, più, adesso ci sono da pagare gli avvocati per la questione dei ricorsi. Per il nostro Comune l’operazione Outlet è stata solo un esborso di soldi che mi auguro finisca presto”.
Dal 2020 ad oggi sono trascorsi più di tre anni e le difficoltà non sembrano alle spalle. L’Outlet è un’area vasta e abbandonata, il degrado, e non potrebbe essere altrimenti, aumenta e i segnali positivi non sembrano prevalere sul generale pessimismo.
“Sì, è passato qualche anno, le aste sono sempre andate deserte, ad eccezione dell’ultima, quella del novembre scorso, che ci permette di guardare al futuro con un minimo di ottimismo. I terreni sono stati acquistati, la mia speranza è che questo sia un primo passo e prima o poi venga rilevata anche la parte costruita. Questa la condizione fondamentale che ci consentirebbe di intravvedere, per l’Outlet, un futuro decisamente migliore. Chi acquista può pensare a quest’area come una risorsa per il proprio investimento e, più in generale, per far rinascere questa parte del territorio di Occhiobello che, in questo momento, non è sfruttata per le potenzialità che comunque offre”.
Per quanto riguarda il credito del Comune è notte fonda?
“Sono sincera, noi quei soldi non li vedremo più. La dinamica dell’asta, lo sapete tutti, porta il prezzo ad abbassarsi e quindi, rispetto alla situazione iniziale quello che riusciremo, se riusciremo, a portare a casa sarà una piccola, piccolissima parte di quanto ci sarebbe dovuto. L’amaro in bocca però non mi distoglie da una valutazione realistica di quanto accaduto, nel senso che situazioni che, purtroppo, si verificano e noi dobbiamo fare di necessità, virtù. Il nostro Comune è stato colpito duramente dalla vicenda dell’Outlet, pur essendo, lo ribadisco, un’operazione totalmente gestita da privati. Detto questo io resto ottimista e mi auguro che le cose, nei prossimi mesi, possano prendere la strada giusta e non appena avrò notizie in merito, spero positive, le comunicherò con gioia alla nostra cittadinanza”.
(LA VOCE DI ROVIGO)
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