Riva del Po – Anche il comune di Riva del Po si è adeguato alle disposizioni in materia di riduzione delle emissioni – da traffico stradale, climatizzazione, attività agricole – in attuazione del piano aria integrato regionale (PAIR 2020) mediante interventi strutturali ed emergenziali.
Con una ordinanza sindacale è stato emesso il divieto di circolazione dinamica nei centri abitati delle otto frazioni ed ora, a cartellonistica istallata, parte la ” caccia” ai trasgressori. Il divieto viene applicato a tutti i paesi che formano il comune: Ruina, Zocca, Ro, Guarda, Alberone, Cologna, Berra, Serravalle. E qui parte la prima grande polemica, che vuole Riva del Po l’unico comune, almeno da queste parti, dove l’ordinanza viene applicata in tutti i paesi, a differenza invece di Copparo, che riguarda solo il capoluogo: appaiono ovvie le motivazioni. Il divieto viene applicato ai sensi dell’art. 3, comma 1, punto 8) e dell’art. 4 del D.Lgs. 30.04.1992, n. 285, con D.G.C. n. 216/2002: a. nel periodo compreso dal giorno 6 ottobre 2023 al 30 aprile 2024, dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30 e quindi rimane poco più di un mese di applicazione.
Piccolo inconveniente durante l’istallazione della segnaletica, che sintetizza al massimo quelli che sono i divieti ma che già presentava un errore sull’indicazione degli “eccetto”: provveduto a correggere l’errore, ora la segnaletica è tutta posizionata. Già vengono segnalate anomalie, vizi di forma nell’ordinanza, che induce a tragitti più lunghi per raggiungere i luoghi desiderati ed esenti dal divieto, con il paradosso che di conseguenza si inquina di più.
Il divieto di circolazione viene applicato agli autoveicoli e veicoli commerciali a benzina pre Euro, Euro 1, Euro 2; autoveicoli e veicoli commerciali diesel pre Euro, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4; autoveicoli e veicoli commerciali a benzina/gpl o benzina/metano pre Euro ed Euro 1; ciclomotori e motocicli a due tempi pre Euro, Euro 1.
Le limitazioni sopra riportate non si attuano nei seguenti giorni festivi: 1° novembre 2023; 8 dicembre 2023; 25 dicembre 2023; 26 dicembre 2023; 1° gennaio 2024. E poi innumerevoli domande dalle quali si evince che molti non sono a conoscenza dell’intera ordinanza, lunga e complessa da leggere tutta. Ma è anche vero che prima di fare inutili polemiche bisognerebbe conoscerla. Intanto arrivano segnalazioni di controlli già iniziati e già alcuni verbali strappati.
Molto contrariata la consigliera Simoni: “Io avrei pagato la sanzione e lasciato in pace i miei cittadini. Qui da noi è solo l’ennesima assurdità”.
(dmb)
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