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ARIANO POLESINE – MUSEO/LABORATORIO L’OCARINA: UN’ESPERIENZA MISTICA – UN MUSEO CHE PUO’ ESSERE ANCHE “VISSUTO” – DAL 2010 CONTINUA LA SUA AVVENTURA

Ariano Polesine – “Di notte me le sogno e il giorno dopo le faccio…”
Questi sogni sono nati nel 1920, da un bambino di 10 anni di nome Idelmo. Viveva lungo le golene del Po, e per giocare, altro non aveva che una manciata di argilla, da cui prendevano vita gufi, ricci, galli e galline, ometti buffi e simpatici. Ognuno di essi fischiettava la propria melodia.

Questo bambino ha continuato a dar vita ai suoi sogni fino all’età di 103 anni. Nel frattempo, la sua passione si è tramandata al figlio Benvenuto, poi alle nipoti Chiara e Giada, e alla loro mamma Giuseppina.

Nel 2010, per il Centesimo compleanno di Idelmo, è nato ufficialmente il Museo/laboratorio l’ Ocarina che non solo può essere visitato ma DEVE essere vissuto.

Io sono rimasto abbastanza sconvolto da ciò che ho trovato in quel Museo, come ho appena scritto non è una semplice visita ma è un’esperienza di vita completa: vedere, toccare, sentire, annusare. Ogni senso ti fa percepire l’incredibile passione imprigionata dentro ogni statuetta d’argilla. Cioè, lo sottolineo: vi rendete conto che staremmo parlando di mucchietti di fango?!? Invece sono opere d’arte…

Comunque dai basta, non aggiungo altro perchè se non si è capito, devo ancora riprendermi un po’ da questa esperienza, e soprattutto devo riprendermi dalla Lambada che mi suona in testa da giovedì: mentre stavo fotografando Chiara Benvenuto con la sua Ocarina preferita, mi intonava questa canzone nelle orecchie, nel palese intento di distrarmi in modo che le foto di Chiara non venissero belle quanto le sue.

Se vi fa piacere condividete questo post, affinchè più persone possibile vengano a conoscenza di questa piccola perla nascosta nelle nostre campagne

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