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RIVA DEL PO – QUALCUNO RUBA FIORI AL CIMITERO – LA VITTIMA DEL FURTO LO ACCUSA CON CARTELLO E AVVISA I CARABINIERI – IL LADRO SE SCOPERTO RISCHIA FINO A 5 ANNI DI CARCERE

Riva del Po – “Una civiltà che non rispetta i morti non merita di sopravvivere”. Lo scriveva oltre duecento anni fa Ugo Foscolo ne “I Sepolcri”. Vale ancora oggi nei confronti di chi non ha chiaro abbastanza il culto dei defunti o, ancora peggio, chi si ostina a depredare dei fiori le lapidi dei defunti altrui.

Pur non essendo un furto economicamente rilevante si tratta sempre di un gesto da condannare, perché viola il dolore più intimo e profondo di chi ha perso una persona cara. Purtroppo, il fenomeno si registra anche in un cimitero del comune di Riva del Po. Ma ora c’è chi ha scelto di non rimanere in silenzio e ha deciso di denunciare per vilipendio di sepolcro. Dopo mesi di sdegno per quanto accade sulla tomba del proprio genitore, scomparso alcuni anni fa, un nota signora ha scelto di metterci la faccia sui social e rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare l’inqualificabile gesto messo in atto da ignoti.

“E non è la prima volta – riporta la figlia – Due volte in un mese…… senza le volte prima”. Ci si chiede quale valore possa avere per qualcuno mettere sulla tomba di una proprio caro dei fiori rubati, o peggio fare vilipendio di sepolcro sottraendo deliberatamente i fiori dalla tomba di un altro defunto e buttarli via ancora freschi.

“Tu che rubi sulla mia tomba, sei un essere senza vergogna – ha scritto la figlia su un foglio lasciato sul vaso di fiori – Ma tanta ne proverai quando il tuo nome sarà dulla bocca di tutti i tuoi compaesani che ti ricorderanno per sempre come la persona che ruba sulle tombe. Vergognati. PS Ho già avvisato i carabinieri. Ti scoprirò!!!”.

Agli autori di questi gesti si ricorda l’esistenza in primis della Legge Divina, seguita dalla legge terrena che rimanda alla tutela giuridica della “pietas”. Si tratta di violazione di sepolcro ed è un reato punibile con l’art. 407 del C.p.p. il quale stabilisce che chiunque viola, rubi, sottragga fiori, ornamenti, ceri ed oltraggi la tomba di un defunto può essere denunciato e punito con la reclusione da 1 a 5 anni.

Tuttavia si preme porre l’accento sulla violazione dei sentimenti più cari a tutti. Per commettere il reato basta la volontà di vilipendio di un sepolcro e commette il reato anche chi distrugge i fiori apposti dai parenti pur non intendendo offendere il defunto, ma coloro che hanno deposto i fiori. Dai commenti, oltre che alla vicinanza alla figlia e ai familiari, si evince che questo non è l’unico episodio successo, in questo e altri cimiteri del comune. Si evoca anche l’arrivo, al più presto, della videosorveglianza all’interno dei cimiteri.

(dmb)

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