Ariano Polesine – Ha un nome e un cognome Fleximan, il noto “tagliatore” di autovelox, per ora accusato di 5 dei 8 colpi complessivi messi in atto nel Veneto. Si tratta appunto di una accusa, ancora da dimostrare, anche se gli investigatori della Procura e dei Carabinieri di Adria hanno trovato molti indizi a suo carico. Si tratta di Enrico Mantoan, 41 anni, militante di destra piuttosto noto in Polesine, avendo anche rivestito l’incarico di segretario provinciale di Forza Nuova.
Sono 5 i velox abbattuti che potrebbero essere attribuibili al “vendicatore” che per mesi ha imperversato in Polesine, segando alla base, con l’ausilio di un flessibile, gli autovelox. Questa è la tesi della Procura e dei Carabinieri di Adria, all’esito di una perquisizione in un B&B di Ariano Polesine, dimora di Enrico Mantoan. A risultargli “fatale”, dal punto di vista investigativo, sarebbe stato il raid contro il velox fisso in Romea di Rosolina Mare, la Statale 309, al chilometro 71,7, nella notte tra il 3 e il 4 gennaio scorsi, del quale, come era emerso immediatamente, esistevano immagini piuttosto nitide, grazie alla presenza di una buona telecamera di videosorveglianza.
Questa evidenza, unita ad altri riscontri investigativi, come il tracciamento degli spostamenti tramite le celle telefoniche, ha consentito di potere procedere alla perquisizione, che avrebbe portato a ottenere materiale “interessante”, dal punto di vista dei riscontri forniti. Al momento, la Procura contesta i raid al velox di Bosaro del 19 maggio e del 19 luglio 2023; a Corbola e Taglio di Po la vigilia di Natale del 2023; Rosolina il 3 gennaio 2024. Come detto, siamo nella fase delle indagini preliminari e, quindi, è necessaria la massima cautela: questo significa che le ipotesi accusatorie sono ipotesi e niente di più.
Il primo episodio della serie, risale esattamente a un anno fa. La notte fra il 18 e 19 maggio è stata colpita la postazione di rilevamento fisso della velocità al chilometro 51 della Statale 16 a Bosaro, che era entrato in funzione il 20 marzo precedente. Un primo assalto al quale ha fatto seguito un secondo abbattimento, il 19 luglio, appena tornato in funzione. Poi, per due volte, è stato segato anche il velox sulla Regionale 482 Altopolesana a Baruchella, attivo dal 12 aprile e abbattuto il 29 maggio e il 2 novembre, così come un doppio assalto ha interessato il velox sulla Provinciale 46 a Mazzorno Destro, il 6 agosto e la notte di Natale, quando è stato colpito anche quello a Corbola, sulla Regionale 495.
L’ultimo a cadere è stato nella notte tra il 3 e il 4 gennaio scorsi, il rilevatore di velocità che si trova sulla Romea, la Statale 309, al chilometro 71,7, nel tratto più meridionale del territorio comunale di Rosolina, poco distante dal ponte sul Po di Levante, puntato verso chi procede in direzione Venezia, dove una telecamera, che “Fleximan” sembra non aver considerato, l’ha ripreso in azione.
Una notizia che continua a catalizzare, oltre che le zone direttamente interessare, anche un pò tutta Italia, tanto che la notizia, come pure quella degli “interventi” di fleximan, viene riportata su tutti telegiornali e giornali nazionali.
(dmb)
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