Alberone – “Uno dei più belli e toccanti docufilm che abbia mai visto. Andrebbe fatto vedere nelle scuole per far capire cosa è stato il fascismo, la resistenza… ma soprattutto per far capire ai più giovani i valori che una volta guidavano i nostri nonni e bisnonni. Per non perdere la memoria”.
È il pensiero di uno dei giovanissimi ragazzi, pochi a dire il vero, presenti tra il pubblico sabato pomeriggio ad assistere alla proiezione del docufilm “Memorie dal Popolo”. Ad aprire la manifestazione, organizzata dall’Associazione PRO Alberone ODV, presso la propria sede in via Rizziero Granata 16 ad Alberone, Rita Bertoncini, Cinzia Romagnoli e Chiara Bertelli, che hanno presentato il film, facente parte del progetto promosso da Legacoop Estense, insieme a una nutrita rete di partner, e sostenuto da un finanziamento della Regione Emilia-Romagna.
“Memorie dal Popolo è frutto di un importante lavoro di squadra – ha detto Chiara Bertelli, direttrice di Legacoop Estense – dopo l’anteprima abbiamo ricevuto diverse richieste di promuovere incontri di divulgazione del documentario, che racconta una storia collettiva, di cui molte persone si sentono ancora parte, soprattutto nei piccoli paesi della nostra provincia come questo.
Un’opportunità di riscoprire un pezzo importante di storia interrogandosi, al contempo, sui temi quantomai attuali della democrazia, della partecipazione e della coesione sociale”. Un periodo della storia del ‘900 viene raccontato attraverso l’esperienza delle Case del Popolo nel ferrarese, dalla violenza squadrista al dopoguerra, con l’obiettivo di preservare la memoria storica e valorizzare questi luoghi, esempio di partecipazione popolare, stimolando una riflessione intergenerazionale sui temi della democrazia e della cittadinanza attiva.
A comporre il progetto sono: un documentario, realizzato dalla regista e documentarista Rita Bertoncini in collaborazione con Cinzia Romagnoli, co-ideatrice del progetto e autrice dei testi. Un viaggio in bicicletta, attraverso la provincia di Ferrara, accompagna alla scoperta di luoghi e volti, che testimoniano un patrimonio di storie e aneddoti da custodire e tramandare per interrogare il nostro senso di comunità. La parte sicuramente più “intrigante” riguarda la testimonianza di uno dei protagonisti, il 93enne Gnani Zoro, alberonese doc nonché associato a Pro Alberone.
Silenzio tombale in sala quando è apparso sullo schermo, per ascoltare attentamente le sue parole, ricordando le ronde notturne per evitare che i proprietari portassero via le mucche. Al termine l’aperitivo offerto dagli organizzatori, che hanno ringraziato tutti i presenti. “Eravamo in tanti – hanno commentato – e sarebbe bello fare più spesso queste attività insieme a voi…e voi? Dateci riscontro e idee o suggerimenti di alcuni documentari o film che vi piacerebbe vedere”.
(dmb)
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