Ro – “Come avevo detto e ribadisco, non tutto è fatto”. Daniela Simoni, consigliere comunale di minoranza a Riva del Po e candidata sindaco alle prossime elezioni amministrative comunali non molla di un millimetro e ritorna sulla questione dell’impianto fotovoltaico che dovrebbe installarsi in via Madonnina a Ro.
Usare il condizionale risulta più che mai obbligatorio, perché secondo quanto riportato dalla consigliera Simoni, ci sono ancora molti scogli che la ditta costruttrice deve superare per avere il nulla osta definitivo. La contrapposizione della consigliera non risulta essere un fatto di principio ma un dovere istituzionale, perché, sempre secondo Simoni, quell’impianto gioverebbe solo a chi lo fa, mentre ai cittadini solo disagi e possibili danni.
“L’interesse pubblico (quello che afferisce a tutti i cittadini) è sempre prevalente su quello privato anche se milionario – sottolinea Simoni – Se un amministratore non persegue il primo a favore del secondo non è degno di essere tale”.
Poi la consigliera fa il punto della situazione su questa vicenda. “Il 17 maggio ho contattato nuovamente il Dott. Roverati responsabile del procedimento di Arpae, ente deputato al rilascio dell’autorizzazione unica per installazione del campo fotovoltaico. Molto cordialmente mi ha precisato che le 16 pagine di osservazioni e la petizione che ho trasmesse sono state ricevute protocollate inviate agli enti interessati dalla procedura amministrativa e considerate talmente interessanti e circostanziate che le medesime potrebbero (e sottolineo potrebbero) cambiare addirittura la procedura ovvero da conferenza asincrona (semplice raccolta di parere degli enti della conferenza e poi rilascio dell’atto unico) a conferenza sincrona (tutti gli enti interessati chiamati attorno allo stesso tavolo tecnico per discutere tutti insieme in merito alla fattibilità dell’intervento di installazione). Perciò non solo il campo NON è stato ancora autorizzato ma Non si è ancora individuato il procedimento amministrativo da attivare con certezza”.
Altra cosa importante, sempre secondo Simoni:”In data 16 maggio l’installazione ha ottenuto il parere sospensivo della Commissione Qualità Ambiente Paesaggio (per intenderci ex Commissione Edilizia) dell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi, che si esprime in merito alla variante al PUG (strumento urbanistico vigente) necessaria per la realizzazione dell’impianto, in quanto la documentazione non risulta completa.
Ma la medesima ha sollevato anche rilevanti perplessità in merito alla costruzione del campo in prossimità del centro abitato e per l’isola di calore che l’impianto potrebbe determinare per i residenti, nonostante le opere di mitigazione proposte il rischio permane. E sempre per buona pace di chi sostiene che è già tutto deciso. Certo è presentata quale opera di pubblica utilità, quindi la normativa applicata è prevalente, ma ci sono anche e per fortuna tanti tecnici e professionisti che stanno sollevando dubbi importanti”.
“Auspico pertanto che questa vicenda non sia ritenuta conclusa e archiviata – conclude Daniela Simoni – ma che i riflettori rimangano ben accesi sulla stessa e che si smetta di diffondere da parte di amministratori o presunti tali a mezzo stampa o social delle informazioni non vere e fuorvianti”.
(dmb)
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