Berra – Una situazione aberrante che imperversa sul piazzale del parcheggio laterale al municipio di Berra. Bidoni dell’immondizia, ad uso esclusivo degli addetti alle pulizie stradali e per gli scarti del mercato settimanale, che vengono presi d’assalto da immondizia selvaggia, buttata senza ritegno dentro e fuori. Fino a qualche mese fa i bidoni erano in via Montessori, a poche decine di metri da dove si trovano ora, spostati di comune accordo tra l’amministrazione comunale e Clara, la ditta che gestisce la raccolta differenziata dell’immondizia, in questo “nuovo” posto, con l’intento di affievolire l’uso improprio dello smaltimento ma anche per sottrare lo scempio alla vista degli alunni e genitori delle scuole di via Montessori.
Il tentativo è letteralmente fallito, anzi, a vedere com’è la situazione oggi pare diventata un’abitudine. Tant’è che domenica pomeriggio quella sembrava una discarica a cielo aperto. “Tu vieni il venerdì mattina e qui è tutto apposto – ci dicono le persone che di lì ci passano sempre – poi, verso sera, si iniziano a vedere i primi sacchi.
Vengono a qualsiasi ora, giorno e notte, e scaricano come se fosse una cosa naturale. Chi sono? Lo sanno tutti”. Ancora una volta sacchi di immondizia sparsi attorno ai cassonetti, una situazione indecorosa, vergognosa, incivile e antigenica, e chi più ne ha, più ne metta. Ed ora che inizia a fare caldo – domenica pomeriggio c’erano 27 gradi – si inizia a sentire anche la puzza. Questa volta gli “incivili” si sono superati: perterra anche una vaschetta in alluminio con le patate bruciate (forse per questo le hanno buttate). E poi una moneta da 50 bani, “centesimi” del leu rumeno, molto significativo per capire chi butta via l’immondizia.
Ma non sono solo gli stranieri ad avere questo brutto vizio, perchè sono stati visti anche autoctoni, che ne approfittano della situazione. Lunedì mattina operatori ecologici subito al lavoro, come sempre quando si presentano queste situazioni, con la bonifica che avviene in tempi brevi. Ma trascorre poco tempo, che la cosa si ripresenta. Questa situazione va avanti da mesi, forse anche anni. E pensare che la cosa, l’abbandono dei rifiuti, è un reato ambientale che oltre a comportare il rischio di pesanti multe, in alcune circostanze è punito con l’arresto.
Abbandonare oggetti o prodotti di scarto, siano essi solidi o liquidi, può costare molto caro al trasgressore. Ma non in questo caso, perché un controllo mirato da parte delle istituzioni non vi è mai stato, o comunque non vi sono notizie certe in merito, anche perché se ci fossero state forse non ci sarebbero più queste cataste. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la tanto sospirata e acclamata videosorveglianza, già predisposta e autorizzata proprio per vedere di risolvere questa situazione.
Una richiesta che i cittadini avanzano da tanto tempo e che sperano possa servire a risolvere il problema dell’abbandono, almeno qui. Perché c’è qualcuno che non crede nemmeno a questo. “Le foto trappole non servono, come pure i commenti di sdegno; tanto chi abbandona non ha niente da perdere. Ci siamo adeguati alle loro esigenze di questi soggetti, spostando i cassonetti via dalle scuole. Questo è il risultato del buonismo: sarebbe ora di andare da chi di dovere e dire di smettere di mandarli a Berra, che la situazione sta un po’ scappando di mano”.
Anche gli amministratori sembrano inermi di fronte a questo problema, quasi rassegnati, come molti cittadini, ma non per questo si deve lasciar perdere.
(dmb)
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