Berra – Organizzata dal Gruppo “Si può….”, in collaborazione con la Parrocchia di Berra, la Seconda Festa Contadina è archiviata con successo: il tempo è stato clemente, le zanzare pure, il cibo è stato apprezzato, la gente è stata serenamente in compagnia, la musica ha allietato la serata e i gonfiabili hanno fatto divertire tanti bimbi.
Tutto perfetto. MA. Ci sono sempre dei MA. Il “MA” è che non siamo riusciti a soddisfare tutte le richieste: tanti che volevano partecipare sono rimasti esclusi per difficoltà di alloggiamento in caso di cattivo tempo ed anche perché, diciamola tutta, siamo “deboli” a volontari che trasportare ino e spostino tavoli, che aiutino a disporre sedie e montare gazebo, che trasportino da parrocchia a parcheggio cose pesanti, che si rendano disponibili a fare “fatica”, perché, credetemi, a’s fà ‘na gran fadìga.
Quindi, se volete fare qualcosa dateci una mano affinché il prossimo anno nessuno rimanga fuori, rendetevi disponibili ad aiutarci nel reperimento del materiale, nel trasporto, nell’allestimento e soprattutto “nello sbaracco” finale: la piazza deve essere lasciata libera e pulita. E se saremo in tanti “à farèn men fadìga”. Voi potreste dire “ma chi ve lo fa fare?”.
Chi ce lo fa fare?
Ce lo fa fare il vostro gradimento, il vostro “irritarvi” per essere rimasti fuori, ce lo fa fare un volontariato più che ventennale; ce lo fa fare l’entusiasmo che avete mostrato nella partecipazione alla gara “ad spaventapasar”, ce lo fa fare il grazie di Laila e Encio quando ho loro consegnato il gagliardetto ricordo con la foto del figlio Stefano magistralmente immortalato da David Orlandini in una foto ormai diventata iconica (gagliardetto che era il premio per i tre vincitori della gara).
Ce lo fa fare, soprattutto, il desiderio di offrire opportunità di fare comunità, ce lo fa fare il desiderio di mostrare che lavorando insieme, Berra può farcela a non scomparire.
E lo stesso vale per tutte le comunità in cui si lavori in modo sinergico e costruttivo.
Come per la precedente edizione, l’utile della serata verrà utilizzato per un’opera meritoria: in questo caso verrà donato a don FrancescoPio, parroco di Berra e Cologna, che lo metterà in cassa “pro Santuario Madonna della Galvana”, santuario che necessità di diversi lavori di recupero e restauro e che, come ricorda il parroco, appartiene a tutta la comunità di Riva del Po essendo stata, questa nostra Madonna arborea, eletta patrona dell’intero Comune.
Per la cronaca, la “Gara spaventapasar” ha visto tre vittorie, che si sono aggiudicate i gagliardetti: Pollicino Verde il più spaventoso; Giovanna Pozzati il più originale; Antonella Firenzuola il più bello.
(cri.se.)
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