Berra – Sono trascorsi due giorni dallo spoglio delle elezioni amministrative comunali di Riva del Po e tento di fare una analisi sul voto. Premetto che non è mia intenzione sminuire chi ha vinto, ai quali va sicuramente un plauso.
L’elettorato di Riva del Po è di 6257 iscritti, mentre alle urne si sono recati 3638 votanti, il 58,16%. Significa che 2618 elettori non sono andati al voto, pari al 41,84 %. Ritengo che questo sia un dato negativo, sul quale riflettere, che però, come già detto, non deve scalfire la vittoria.
La cosa che mi “preoccupa” è che nell’analisi del voto nessuno dei candidati lo ha rilevato: lo sappiamo tutti il perché. Una analisi che faccio spesso ma non significativa è quella di capire in che quantità ha inciso il voto del vincitore sui potenziali elettori.
Ad esempio, nella prima legislatura del presidente della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini ha governato con il voto del 17% degli aventi diritto al voto, perché solo il 37,71% degli aventi diritto al voto sono andati a votare: ricordo che Bonaccini vinse con il 49,05 %, Alan Fabbri ottenne il 29,85 e Giulia Gibertoni il 13,3%.
Ritornando a noi, Gente di Riva del Po ha vinto con il 30,59% degli aventi diritto. Sempre con raffronti “impossibili” ma per me molto significativi, vuol dire che l’astensionismo ha superato alla lunga il vincitore. Ripeto, pura considerazione.
(luc.cico.)
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