Guarda – Verrà pagata dal comune di Riva del Po la pulizia e sfalcio dell’erba del sito che si trova in via Ghetto 10 a Guarda. Una vicenda che ha inizio il 23 luglio del 2022, quando è stato segnalato, da parte dei residenti di via Ghetto n. 8, un grave stato di abbandono ed incuria delle aree di pertinenza e dell’immobile vicino, perché dal cortile della casa adiacente arriva impetuosa e dannosa la folta vegetazione.
Ma quella casa non è abitata, anzi, non ha padroni e quindi l’erba cresce impetuosa senza controllo, invadendo tutto quello che ci sta vicino, non solo i dirimpettai ma anche oltre il ciglio stradale. Poi arriva l’ordinanza sindacale, che impone agli eredi di provvedere allo sfalcio e pulizia dell’area esterna della casa. A questo punto interviene l’avvocato degli eredi, che spiega. “I coeredi già non abitavano più nell’abitazione di Guarda (Riva del Po) da qualche mese prima, a causa delle condizioni del padre, poi defunto, che doveva essere assistito quotidianamente qui a Ferrara, dove si erano trasferiti. – spiega l’avvocato Minichiello – E’ normale che dall’estate al dicembre 2022 (data della rinuncia all’eredità) l’erba sia cresciuta ma all’epoca, comunque, lo stato di fatto dell’immobile e del parco che lo circonda, era assolutamente accettabile”.
I coeredi sono stati più volte contattati per la questione dalla Polizia Locale dell’unione ma con un nulla di fatto. Esce impetuosa, da parte dell’avvocato, la rinuncia dell’eredità, che sancisce un nuovo scenario: i coeredi non possono essere “obbligati” a pulire. L’avvocato però non ha ben presente che i fatti, in quanto il richiamo a pulire l’area cortiliva da parte dei vicini, tramite la polizia municipale, è stata fatta il 23 luglio 2022, è arrivato ben 5 mesi prima della rinuncia all’eredità. In questi 5 mesi gli eredi, ancora titolari dell’immobile con annesso terreno, non hanno mai provveduto a pulire il cortile.
Come si può non pensare che la rinuncia viene per evitare l’intervento di bonifica? Da qui la lecita e comprensibile protesta dei vicini, attraverso il nostro giornale, che si sono trovati a dover fare i conti con erba e sterpaglie. L’amministrazione comunale di Riva del Po, che ha seguito tutta la vicenda, chiede al tribunale di Ferrara di nominare un curatore dell’eredità giacente al fine di risolvere le gravi criticità.
Il 2 aprile scorso il Tribunale inoltre al comune di Riva del Po il Decreto di nomina del Curatore, nell’Avvocato Barbara Gollini, del Foro di Ferrara. Ora il curatore chiede al comune il trasferimento su un conto debitamente aperto la somma di 1500 euro per eseguire lavori di pulizia. Tale cifra sarà restituita al comune solo e quando ci sarà un incasso economico del bene abbandonato, altrimenti la spesa della pulizia rimane in carica al comune. Una vicenda che soddisfa appieno i dirimpettai, che da oltre due anni combattono con erbacce e animali, e i coeredi.
(dmb)
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