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BERRA – NAZIONALE ITALIANA DI TIRO CON L’ARCO COMPOUND – STAGIONI INIZIATA BENE PER LA SQUADRA – LE DICHIARAZIONI A CALDO DEL COACH FLAVIO VALESELLA

Berra – Stagione iniziata bene e terminata ben oltre le aspettative per la nazionale italiana di tiro con l’arco compound, guidati dal berrese Flavio Valesella. Il medagliere degli azzurri al World Cup di Antalya in Turchia, valevole per la terza tappa della Coppa del Mondo, parla chiaro: un successone. “L’argento della squadra femminile a Shangai è stato un buon risultato che faceva ben sperare per il proseguo della stagione – è il commento a caldo del coach Valesella – per noi del compound un finale eccezionale”.

Oro nella squadra maschile con Elia Fregnan, Michea Godano e Marco Bruno, che nella finale hanno battuto i padroni di casa della Turchia (Akcaoglu, Haney, Sezgin), proseguendo il grande periodo di forma del terzetto che aveva messo a referto il secondo miglior punteggio in qualifica con tanto di record italiano. La strada degli azzurri è iniziata con una vittoria netta contro l’Olanda per 233-227, poi è stato superato l’ostacolo Ungheria per un solo punto (234-233) e infine è arrivata la zampata in semifinale con la Francia: il terzetto azzurro batte i transalpini in una sfida ancora una volta decisa per un solo punto (234-233).

A firmare la terza impresa di fila è il mixed team, composta da Elisa Roner ed Elia Fregnan, che battono in rapida successione la Svizzera 158-149, il Lussemburgo 157-155 e l’India 156-154. In semifinale l’Italia perde invece per un solo punto 155-156 con il Kazakistan. Si rifanno nella finalina, conquistando il gradino più basso del podio, portando a casa un bronzo che vale platino, dal momento che hanno fatto un risultato incredibile, oltre che battere la fortissima Colombia (159/158), uscendo dal 10 una sola volta, altrimenti avrebbero migliorato il record italiano.

Sotto un sole cocente Elisa Roner, dopo aver dominato la semifinale contro la campionessa europea Ella Gibson, in una finale al cardio palma, ha battuta l’estone Paas Meeri Marita, portandosi a casa un meritatissimo primo posto e qualificandosi per la finale delle otto migliori tiratrici compound che si terrà a settembre/ ottobre in Messico. “Una vera prova per i miei nervi e il mio cuore – ha sospirato Valesella – ne ho viste parecchie di gare tirate ma questa è stata per me una grande tensione, e vista la mia età è un bel rischio”. Poi coach Valesella ricorda. “Non posso assolutamente dimenticare il titolo di campioni europei che la squadra maschile compound ha vinto circa un mese fa in Germania squadra composta da Michea Godano Federico Pagnoni e Marco Bruno.
In pratica tutti i componenti delle squadre nazionali che quest’anno hanno brillato sono saliti sul podio”.

“Ora passsando dal settore senior al giovanile – prosegue Valesella – come DT di entrambe i settori ho l’obbligo di essere positivo e sperare (è un po’ più di una speranza) che il prossimo campionato europeo giovanile che si terrà in Romania dall’8 al 15 luglio possa essere la definitiva chiusura e consacrazione di un anno eccezionale”. Ancora commosso per le vittorie ottenute dai “suoi ragazzi”, Flavio Valesella non dimentica i ringraziamenti. “Si termina sempre ringraziando un po’ di persone e non voglio certo dimenticarmi dei tecnici che collaborano con me: Mazzi Stefano, Falcinelli Sndra e Francesco Gogioso.

Il consigliere federale che fa capo al compound, Vittorio Polidori, ed al presidente Mario Scarzella che oggi pur essendo in tribuna vip ha “ sofferto” con me. Tensione caldo e stanchezza non possono impedirmi di fare i complimenti a questi ragazzi. Tutti, rigorosamente in ordine alfabetico: Franchini Irene, Roner Elisa, Tonioli Marcella, Bruno Marco, Fregnan Elia, Godano Michea.

Oggi avete confermato di essere un grande gruppo. Ogni tanto ne combinate qualcuna ma le personalità vanno rispetto e lungi da me volerle cambiare. Sarà il vostro cammino nella vita e nello sport a far sì che ognuno di voi possa, sempre pensando in autonomia, trovare la sua vera strada e dimensione. Grazie ragazzi.Permettetemi un po’ di sano campanilismo: Franchini Irene è di Faenza, Marcella Tonioli è Ferrarese emigrata a Montalcino ed invece il grande Elia Fregnan e reggiano puro sangue. Concludo con il ringraziamento più grande: mia moglie Elisa. A Lei va un grazie particolare per supportarmi e sopportarmi, per la pazienza e tutto il lavoro che si sobbarca in mia assenza”.

(dmb)

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