domenica, Settembre 8, 2024
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BERRA – TARIFFE CLARA: AUMENTO DEL 15% IN BOLLETTA – PRIMO CORTO CIRCUITO NELLA NUOVA GIUNTA – IERI CONTRO I RINCARI OGGI A FAVORE – CAMBIARE GESTORE?: TROPPO DIFFICILE!

Berra – Tra i temi caldi della politica locale dell’inizio della gestione Simoni senza ombra di dubbio c’è quello della gestione rifiuti e le tariffe ad esso collegate. Nella seduta consiliare d’insediamento l’assise ha approvato a maggioranza il regolamento per la disciplina della Tariffa rifiuti puntuale e la revisione appendice A e B (parte fissa e parte variabile), la presa d’atto dell’adeguamento pef 2024-2025 e soprattutto l’approvazione delle tariffe tarip – Tariffa Puntuale per le utenze domestiche e non domestiche per l’anno 2024.

Hanno votato contro Francesco Robboni e Alberto Benini di Riva del Po Cambia e si sono astenuti Alberto Astolfi detto Bobo e Egle Cenacchi di Uniti per Riva del Po. In poche parole, ci sono aumenti del 15% sulle bollette di Clara, perché, come ha spiegato il presidente di Clara Annibale Cavallari – seduto tra i banchi – “I conti devono quadrare”. Una situazione che ha nulla a che vedere con la “Tariffa Puntuale” che vige da tempo sul territorio comunale di Riva del Po. Troppo complicato per spiegare il tutto ora. Ai più la cosa sembrerebbe Kafkiana, perché le battaglie fatte dal gruppo di Gente di Riva del Po e soprattutto dalla leader Daniela Simoni contro Clara e la Giunta Zamboni in merito sono epocali, ancora scritte sui social e sul web, tanto ci vorrebbe una enciclopedia per elencarli tutti.

Qualcosa è cambiato? L’unica cosa nuova è la presa d’atto da parte del Sindaco di una situazione difficile, quasi impossibile da cambiare, molto più complicata di quanto si possa pensare. “Dopo otto anni di battaglia, cinque come minoranza del comune di Ro e tre del comune di Riva del Po – ha detto il Sindaco – posso garantirvi che non ci sono spazi per una manovra”. Beh, dal punto di vista economico/contabile non fa una grinza, e quello politico? Otto anni “sprecati” per convincere i cittadini, soprattutto quelli della parte opposta, che le maggioranze, Giunta Giannini prima e Zamboni dopo, stavano sbagliando tutto, per poi accodarsi e proseguire sulla stessa lunghezza d’onda dei predecessori. Di parere opposto è il capogruppo di minoranza Francesco Robboni.

“Posso capire che un voto contrario avrebbe messo in difficoltà i conti di Clara – ha commentato il leader di Riva del Po Cambia – però in questo modo si penalizzano tutti i cittadini di Riva del Po”. Ma dal Sindaco arriva un distinguo su quanto fatto dai suoi predecessori. “Hanno sbagliato nella gestione – spiega Simoni – a partire dall’entrata in funzione del porta a porta a Tariffa Puntuale e dal mancato controllo dell’abbandono dei rifiuti. Questi sono i veri due problemi che abbiamo oggi, sui quali confrontarci e “battagliare”.

E quelli che aspettavano la battaglia contro le tariffe? Ora dovranno pagare, con il 15% di aumento, come tutti, e contribuire al “risanamento” aziendale. “Non arretro di un millimetro di quanto detto e fatto in questi otto anni – ha replicato il primo cittadino – ora la mia battaglia sarà concentrata sull’abbandono dei rifiuti e sul miglioramento del servizio, che presenta molte lacune: questi i due punti dove ci sono ampi margini di miglioramento”.

Nel dibattito è riemersa l’ipotesi di uscire da Clara – proposta rimarcata dal gruppo Riva del Po Cambia – provare alternative, magari più vantaggiose, con servizi migliori a costi inferiori. “Uscire da Clara – ha spiegato il Sindaco – significa dover pagare il debito che Riva del Po ha nei confronti di Clara, mai saputo: ora che sono Sindaco spero mi venga quantificato.

Fare un nuovo bando e nel mentre, circa 2 anni, trovare qualcuno che ci raccolga l’immondizia. Voi capite che il passaggio è molto difficoltoso e dispendioso. Direi piuttosto di spendere le nostre energie sui due punti che ho sottolineato prima”.

(dmb)

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