Riva del Po – Ci sono due tipi di persone che si spostano per la vacanza: il turista e il viaggiatore. Il turista ha poco tempo per osservarsi attorno al posto in cui si trova, predilige gli alberghi e gli hotel, visita le tappe più gettonate consapevole che potrebbe trovare traffico e code ed è disposto a pagare di più per avere tutto e subito.
Si gode il cibo del posto in locali sovraffollati e tendenzialmente ha sempre fretta, deve fare più cose possibili in poco tempo. Il viaggiatore (o viaggiatrice) ha lo stesso tempo del turista (a volte di più, altre meno), però predilige i b&b sul territorio, parla con le persone del posto, ne assaggia l’essenza e tende a visitare anche quelle località meno turistiche e anche, purtroppo, più abbandonate per colpa dell’overtourism nelle grandi destinazioni a discapito di quelle meno “famose”.
Possiamo anche attribuire al viaggiatore l’idea di una persona più lenta nel viaggiare e da qui nasce la filosofia del turismo lento.
Cos’è il turismo lento? È una modalità di viaggio che predilige, come dice la parola stessa, la lentezza nello scoprire posti nuovi, diversi, godere con gli occhi località alternative, conoscere altre culture, gustare cibi fatti ancora a mano e quant’altro trova davanti alla sua strada.
Tutto questo all’insegna della sostenibilità e, ove possibile, evitare mezzi come auto e aerei. Senza girarci troppo attorno penso che Riva del Po sia adatta al turismo lento, in tutta la sua forma e particolarità. Il suo essere un territorio “lungo” è perfetto per le persone che vogliono godersi il paesaggio usando l’argine del Po come “tangenziale del luogo” per spostarsi.
Non sarebbe male se anche il percorso cicloturistico del nostro paese potesse diventare una meta ambita da più persone che vogliono fermarsi a Riva del Po.
Ambire a diventare un modo per stare al passo con i tempi e le modalità di turismo sostenibile sempre più richiesto e gettonato. Ben vengano quindi le proposte condivise anche dal Sindaco Daniela Simoni e del comune di Riva del Po sul potenziamento del “Bici Grill” che permetterebbero al territorio di entrare a pieno titolo nelle opportunità del turismo lento.
(M.M)
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