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RIVA DEL PO – SFALCI DELL’ERBA: NON CESSANO LE POLEMICHE TRA GIUNTA E OPPOSIZIONE – MA IL PROBLEMA SI DIBATTE DA ANNI E SEMBRA NON AVER TROVATO SOLUZIONE – ALMENO FINORA MA…

PISTA CICLABILE DI VIA ALBERSANO

Riva del Po – Sfalcio del verde pubblico: più facile da dirsi che da farsi. Da oltre un mese sono numerose le segnalazioni, lamentele e proteste per l’erba alta sui cigli delle strade e nei luoghi pubblici. Si sono susseguite per anni con i precedenti amministatori e si replicano ora con la nuova Giunta. Molti i luoghi segnalati dove l’erba sovrasta strade e cartelli stradali, tanto da raggiungere numeri mai visti, quiasi da farli sembrare ossessioni.

Senza ombra di dubbio alcuni punti sono veramente pericolosi. Uno su tutti la rampa d’accesso che da via Dazio a Ro porta sulla provinciale SP14, sul ponte che attraversa il Po ed arriva a Polesella. Un punto nevralgico per il territorio comunale di Riva del Po, quotidianamente percorso da centinaia di automobilisti, dove l’erba alta ha notevolmente limitato la visibilità e dove non esiste la corsia di accelerazione.

Ha fatto scalpore l’intervento del cittadino che vestito da lavoro, giubbino alta visibilità, decespugliatore in mano, un sabato mattina di due anni fa ha deciso di porre fine alla tribolazione di molti automobilisti tagliando l’erba. Checché se ne dica, il cittadino, le quali generalità sono ben conosciute, non è stato nemmeno ripreso dalle istituzioni per quel gesto, che ha detta di molti è vietato per legge: intervenire sui luoghi pubblici. In merito a questo sfalcio c’è stata una diatriba a distanza tra la consigliera di minoranza Egle Cenacchi (Uniti per Riva del Po) e il vicesindaco Leonardo Peverati.

“La consigliera Egle Cenacchi, con particolare dovizia, fa presente un problema annoso: “….erba alta nella rampa d’accesso al ponte che congiunge Ro con Polesella”. Quello che sorprende è che la richiesta della Cenacchi sia quella che a sfalciare in quel punto siano gli operai del Comune di Riva del Po, quando lei ben sa essere di competenza provinciale. Risponde lei dei rischi connessi a operai che lavorano in un cantiere non di propria competenza? … Lasciamo perdere!!

La segnalazione in provincia è già stata fatta e, se la consigliera volesse dare una mano, intervenga presso gli uffici di competenza guidati, ancora per poco, da una maggioranza a lei molto amica”. In realtà la consigliera Cenacchi chiedeva collaborazione tra Enti, comune e provincia: “Le due rampe di accesso al Ponte di Polesella sono di competenza provinciale… però nell’ ambito della collaborazione fra Enti pubblici bisognerebbe provvedere in fretta anche con i cantonieri del Comune! Basta organizzazione e buona volontà….”. Lo sanno tutti, o quasi, che in caso di pericolo e necessità, con il dovuto rispetto delle regole, anche il comune può intervenire. Comunque a risolvere il tutto ci ha pensato l’amministrazione provinciale, con lo sfalcio.

Le segnalazioni riguardano anche strade e luoghi di “pertinenza” comunale: via Dazio e parchetto pubblico di Ro sono alcuni di questi. L’erba alta è arrivata quasi a coprire i cartelli stradali, con il diritto di precedenza già parzialmente coperto. Qui i commenti social si sprecano, con molto sarcasmo. “Per la risoluzione del problema propongo allevamento di caprette…” suggerisce il consigliere di minoranza Francesco Robboni (Riva del Po Cambia).

Dopo lo sfalcio della “mitica” rampa è intervenuta via social anche la Sindaca. “L’erba alta è un problema che si ripete tutti gli anni perché l’erba cresce tutti gli anni ed in questo è particolarmente florida a fronte delle copiose piogge ed a seguire del caldo torrido – scrive Daniela Simoni – Ed io come consigliere prima e come sindaco oggi ho intrapreso la mia battaglia per il verde. Devo però fare quest’anno con quello che ho cioè con l’appalto concordato da coloro che mi hanno preceduta: 3 sfalci e solo il ciglio. Dal prossimo invece saranno incaricate 2 ditte perché 55 km di fossi e di sommità arginale richiede più forza lavoro e più attenzione nell’esecuzione (liberare i fossi da rovi alberi e cespugli per recuperare la capienza idrica). Però mi occorre tempo e pazienza. Poi per le strade di competenza provinciale non posso che continuare a sollecitare come già faccio”.

La delibera firmata dalla precedente amministrazione riporta 4/5 sfalci, ad 1 metro dal ciglio, previa raccolta dell’immondizia abbandonata. È altresì chiaro che rimpinguare gli sfalci è possibile in qualsiasi momento, anche prima che finisca il 2024: quando c’è il pericolo, e l’erba alta può dare pericolo, si può intervenire, anzi, si deve intervenire.

(lc)

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