lunedì, Settembre 16, 2024
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GUARDA – SABATO 7 SETTEMBRE – MUSEO DEI MESTIERI ANTICHI – INCONTRO CON ANTONIO PANDOLFI – “LA BREVE VITA DI ANITA GARIBALDI – DA LAGUNA (BRASILE) ALLA LAGUNA DI COMACCHIO

Guarda – La breve vita di Anita Garibaldi presentata nell’incontro che si terrà sabato 7 settembre presso il museo dei Mestieri Antichi di Guarda. Laguna, sud del Brasile, estate 1839. L’esule italiano Giuseppe Garibaldi, corsaro al servizio del rivoluzionario Bento Gonçalves, ma in patria noto come cospiratore mazziniano e pirata, incontra la donna della sua vita, la giovanissima Anita. L’avventura dura un decennio. Ultimo episodio la breve stagione della Repubblica Romana del 1849, lo sbarco fortuito sulla nostra costa, la fuga angosciosa nel labirinto delle valli di Comacchio, la morte di Anita appena giunta agonizzante alla fattoria Guiccioli di Mandriole (Ra).

Con inizio alle ore 17, “La breve vita di Anita Garibaldi: da Laguna (Brasile) alla laguna di Comacchio” verrà presentata da Antonio Pandolfi, ricercatore della storia di Ferrara. Cultore di storia locale da più di 40 anni, Antonio Pandolfi ha svolto attività di volontariato culturale fin dal 1981 in diversi istituti scolastici proponendo cicli di lezioni (dal periodo romano al Novecento), approfondendo la tragedia della Shoah dopo un viaggio ad Auschwitz con l’associazione “Ferrariae Decus”.

Socio del Gruppo Archeologico fin dalla fondazione, ha partecipato a campagne di scavo archeologico nel territorio ferrarese ed è tra i fondatori del Gruppo Scrittori Ferraresi, pubblicando saggi storici sulla rivista della stessa associazione (“L’Ippogrifo”). Tra i suoi scritti, si segnalano: Album estense: episodi di storia ferrarese (2007); Storia di Ferrara, dalle origini alla signoria estense (2007); Ferrara, dalla Carboneria alla fine del governo pontificio, in Amor di Patria. Anelito lirico del paese e impegno patriottico a Ferrara (2013, a cura di Gianna Vancini) e Guido Mazzoni scultore dei “Pianzùn dla Rosa” (2014). Ha costruito alcuni presepi con personaggi estensi esposti nelle sale del Castello cittadino, nelle chiese di San Giorgio, San Paolo e all’interno della delizia del Verginese.

red

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