venerdì, Ottobre 18, 2024
NewsPolitica

BERRA – SICUREZZA PUBBLICA – LA SINDACA DANIELA SIMONI HA RESO NOTO CHE CHIEDERA’ AL PREFETTO L’UTILIZZO DELL’ESERCITO PER GESTIRE L’ORDINE PUBBLICO – SI OPPONE “UNITI PER RIVA DEL PO” NEI PANNI DELLA CONSILIERA CENACCHI

FOTO DI ARCHIVIO

Berra – Durante gli incontri sulla sicurezza pubblica, il primo a Berra e l’altro a Ro, la prima cittadina di Riva del Po Daniela Simoni ha espresso chiaramente di voler chiedere al prefetto di Ferrara dottor Massimo Marchesiello di mandare l’esercito sul territorio comunale in affiancamento delle forze dell’ordine per il controllo del territorio, “richiesta condivisa con le autorità militari locali”.

Una dichiarazione che ha trovato molti consensi tra i cittadini ma che ha messo qualche dubbio. In merito il gruppo di minoranza Uniti per Riva del Po ha molte perplessità, che ha cercato di dipanare con una interpellanza. Nella scritta il gruppo di Uniti per Riva del Po pone diverse domande alla Sindaca.

A) Quali sono i dati attualmente in possesso dell’amministrazione comunale sulla sicurezza del nostro territorio messi a disposizione della Prefettura di Ferrara, considerato che il sindaco può essere invitato al comitato provinciale sulla sicurezza pubblica.

B) in quale posizione si colloca il comune di riva del Po rispetto ai dati degli altri comuni della Provincia

C) Se in base a questi dati sussistono i requisiti minimi per richiedere un intervento di urgenza del prefetto tramite l’impiego delle forze armate operanti nell’ambito del progetto governativo “Strade sicure”

D) Se tale richiesta è stata concordata con le forze dell’ordine presenti sul territorio.

E) Se l’amministrazione comunale ha preso in considerazione il progetto regionale “Controllo di vicinato” e se lo ritiene utile per la nostra comunità.

La risposta della Sindaca Daniela Simoni riporta.
A) I dati in possesso dell’attuale Amministrazione comunale relativamente al tema della sicurezza del nostro territorio sono quelli forniti dal Comandante della Polizia Municipale dell’Unione Terre e Fiumi con sede a Copparo che ha provveduto a ben esplicitare durante gli incontri che si sono tenuti a Berra e Ro nel mese di settembre con grande partecipazione dei cittadini. I Carabinieri, contattati per e avere indicazioni certe sui reati (numero e tipologia) che hanno interessato il nostro territorio, non hanno fornito dati e si sono resi disponibili a rendicontare i medesimi durante l’incontro del comitato provinciale sulla sicurezza pubblica.

B) Il Comune di Riva del Po si colloca nella posizione tale da dover organizzare in maniera particolareggiata e puntuale il controllo del territorio dal punto di vista della sicurezza e della gestione del medesimo.

C) In base ai dati già raccolti ed a quelli che verranno rendicontati al tavolo della sicurezza pubblica che verrà convocato dal Prefetto nei prossimi giorni daranno indicazioni certe sulla necessità di un intervento di controllo urgente del territorio.

D) La richiesta è stata condivisa con le autorità militari locali.

E) L’attuale Amministrazione comunale ha preso in considerazione il cdv. Controllo di Vicinato che ha già provveduto ad esplicitare ai cittadini durante gli incontri sulla sicurezza pubblica che si sono tenuti nel mese di settembre c.a. e che metterà a regime nei mesi che verranno.

Risposte che non sodfisfano la consigliera Egle Cenacchi, che commenta: “Una risposta “non risposta” della Sindaca che non fornisce alcun dato, a parte quello di confermare il Progetto della Regione Emilia Romagna “controllo di vicinato”. Che dire? Pensare di militarizzare il territorio sapendo tra l’altro benissimo che l’esercito non può svolgere compiti di polizia giudiziaria (per fortuna non siamo in Cile) non credo sia una buona idea! Vedremo cosa succederà dopo l’incontro col Prefetto (tra l’altro la stessa Simoni ha dichiarato di essere stata “snobbata”dal Prefetto quando era consigliera ma che adesso nel suo ruolo di sindaco non potrà certo ignorarla). Sicuramente quello che si può fare ed è nella competenza del Sindaco da subito è finanziare il progetto di videosorveglianza, tra l’altro già pronto che prevede un controllo esteso del territorio. Si potrebbe utilizzare parte dell’ avanzo 2023; mi risulta ci sia un progetto di 350mila euro e si potrebbe procedere in tempi rapidi. Il sistema di videosorveglianza può essere un ottimo deterrente per combattere i reati contro la proprietà, i reati ambientali e per aumentare la sicurezza sulle strade”.

(red)

Views: 239

Condividi:

Lascia un commento