Berra – “Finalmente oggi, dopo sei anni, siamo riusciti a salutare i nostri cari da vicino”. Ad affermarlo sono i parenti che hanno i loro defunti sepolti nel cimitero di Berra, una piccola parte che è stata chiusa al pubblico a causa del cedimento del tetto del porticato, resa pericolosa dalla caduta di calcinacci dal soffitto.
Per sei anni hanno dovuto accontentarsi di vederli da lontano, oltre le transenne, ma oggi, primo novembre, hanno trovato il luogo accessibile. Da alcuni giorni infatti quello spazio che prima era chiuso da due cavalletti e dal tipico nastro rosso e bianco, ora è accessibile.
È stato rimosso il nastro e quindi si può passare: permangono i cavalletti, quasi ad indicare che il pericolo c’è ma si può ugualmente accedere. Qualcuno suggerisce che a togliere il nastro che impediva l’accesso siano stati alcuni parenti che erano stanchi di questa restrizione.
Se così fosse la cosa sarebbe grave, perché significa che in questi giorni di grande afflusso, diverse persone attraverseranno, ignari, la zona pericolosa, in quanto dei lavori di manutenzione non ne sono stati fatti.
“Dal momento che non sono stati eseguiti dei lavori – si chiedono in molti – perché solo ora quel porticato è stato aperto?”. Ne sapremo di più nei prossimi giorni.
(dmb)
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