Per alcuni è un obbligo, per altri una seccatura e, per molti (me compreso), una grande comodità: sto parlando della PEC (Posta Elettronica Certificata), che ha realmente velocizzato la comunicazione tra cittadini, imprese e, soprattutto, con la Pubblica Amministrazione.
L’utilizzo della PEC non differisce molto da una normale casella di posta elettronica a cui siamo abituati (scelta del Destinatari, Allegati, eventuali CC, CCN, ecc.), ma presenta diverse caratteristiche e nozioni che è utile conoscere per una maggiore consapevolezza di questo strumento.
Vediamo sotto forma di elenchi i pregi e i difetti della PEC:
Pregi della PEC
- Validità legale: La PEC ha la stessa validità legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno, garantendo la prova di invio e ricezione. È ideale per le comunicazioni ufficiali e contrattuali (che poi il destinatario risponda è un’altra storia).
- Risparmio: L’invio di una PEC permette un notevole risparmio di tempo e denaro, evitando il viaggio in posta, il consumo di carburante e il costo stesso della raccomandata.
- Tracciabilità e sicurezza: Due dei vantaggi principali della PEC sono la tracciabilità, poiché si riceve una conferma di ricezione, e la sicurezza, garantita dai protocolli crittografici che proteggono le comunicazioni.
- Impatto ambientale ridotto: Collegandoci al punto 2, l’invio e la ricezione di documenti ufficiali tramite PEC riducono l’accumulo di carta nelle nostre scrivanie.
- Accettata in diversi ambiti: La PEC è ormai utilizzata da numerose aziende e servizi pubblici, come tribunali, questure e comuni, ed è un canale di comunicazione sempre più diffuso.
Difetti della PEC
- Costi: Anche se ridotti (alcuni servizi richiedono circa 14€ l’anno), la PEC comporta un costo e una scadenza annuale, per cui deve essere periodicamente rinnovata.
- Uso limitato all’Italia: La PEC è riconosciuta quasi esclusivamente in Italia; perciò, non è utile per le comunicazioni internazionali.
- Spam: Sebbene sia protetta da protocolli di sicurezza, la PEC può ricevere spam, soprattutto se non è attivo il filtro per limitare i messaggi solo alle PEC certificate.
- Obbligatoria per alcune categorie: Chi possiede una partita IVA è obbligato per legge ad avere una PEC, il che rappresenta un piccolo costo ulteriore, ma può rivelarsi uno strumento non sempre necessario.
- Comunicazione con e-mail “normali”: È possibile inviare una PEC a una casella di posta normale, ma la comunicazione tra i due tipi di casella risulta ancora macchinosa e poco chiara ai non addetti ai lavori.
Indubbiamente, la posta elettronica è uno strumento fondamentale oggi, difficile trovare un servizio internet che non richieda la nostra posta elettronica in fase di registrazione, e la PEC non è da meno.
Tuttavia, come abbiamo visto, è utile conoscere bene i suoi aspetti per un utilizzo più consapevole.
Avete la PEC?
Cosa ne pensate?
(MM)
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