Riva del Po – “Sostieni i negozi del tuo Comune. Aiuterai commercianti e artigiani, linfa vitale della nostra comunità, che tutti i giorni lavorano per noi con grandi sacrifici. A Natale fai un regalo al tu Paese: spendi nei negazi locali così continueranno a vivere”.
In questi giorni che precedono il Natale l’amministrazione comunale di Riva del Po sta facendo una campagna di sensibilizzazione, invitando i cittadini ad acquistare nel negozio sotto casa. Una iniziativa condivisibile ma purtroppo non sempre attuabile. Lo sappiamo tutti come funziona. Molte famiglie si trovano a fare i conti con i costi, dove la grande distribuzione spesso la fa da padrona. Che fare se non mettere in campo iniziative e strategie per poter incentivare i “negozi di quartiere” a rimanere aperti e i cittadini ad acquistare li.
Dentro a tutto questo ci casca il mercato settimanale, da tempo alla deriva. In tempi non sospetti l’attuale sindaca proponeva idee e possibili interventi, accusando l’allora maggioranza di immobilismo. “Il mercato di Ro è esemplificativo della estrema crisi e povertà che hanno colpito anche quelli delle altre località del nostro comune – commentava lallora consigliera di minoranza Daniela Simoni – Questo crollo di modalità commerciale deriva da molteplici cause che sono state tutte ben individuate e delineate nei numerosi commenti che ho ricevuto, analizzati con attenzione e riflessione. Secondo me occorre chiedersi: vale la pena di impegnare energie ed economie per tentate di far rivivere questa tradizione o meglio adattarsi al cambiamento di mentalità e di modalità di acquisti?
Per me è buona la prima. Al giorno d’oggi le realtà mercatali potrebbero essere anche interessanti per far frequentare e conoscere territori e comunità. Ci sono ancora mercati che reggono a fatica si, ma tirano avanti: Polesella e Copparo tanto per dirne un paio a noi confinanti. Ed allora io tenterei con le amministrazioni di quei comuni di accendere una collaborazione al fine di intercettare i loro ambulanti e prevedere da noi posteggi completamente gratuiti, provarci almeno per qualche mese, incentivando la presenza degli avventori con l’offerta di prodotti locali a fronte di acquisti fatti presso le bancarelle. Utopia? Romantiche visioni? Corbelleria assoluta? Chissà. Di certo bisognerebbe lavorare molto e tutti insieme ma per me potrebbe valerne la pena”.
Ora la Sindaca ha tutto quello che serve a disposizione: i cittadini attendono fiduciosi.
(LC)
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