Berra – “Non volevo ma la rabbia è grande; grazie a quanti ieri sera hanno contribuito a far scoppiare il cuore alla mia coniglietta”.
A denunciare l’accaduto è Patrizio di Berra che il primo dell’anno si è visto mancare uno dei suoi animaletti, un coniglio, che non ha retto ai numerosi botti di capodanno.
Eppure c’è un’ordinanza che parla chiaro e riguarda “Il divieto su tutto il territorio comunale di Riva del Po dalle ore 08.00 del 31 Dicembre 2024 alle ore 24.00 del 6 Gennaio 2025 ai detentori di materiale pirotecnico, non titolari di licenza di cui all’art. 57 del TULPS, né autorizzati all’attuazione di manifestazioni pirotecniche in luoghi pubblici di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico nei luoghi privati da cui possano essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi ad uso pubblico; l’utilizzo di fuochi pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati, senza la licenza di cui all’art. 57 TULPS; l’utilizzo di fuochi pirotecnici, anche posti in libera vendita, nei luoghi privati, senza rispettare le istruzioni per l’uso stabilite sulle etichette e le prescrizioni di cui al D.Lgs n.58/2010”.
Nonostante ciò a Berra si è assistito ad un vero e proprio “spettacolo”, fuori da ogni regola e controllo, durato a lungo.
Esistono anche le punizioni ma senza il dovuto controllo risultano nulle. E cosi, quello che si è sentito quest’anno a Berra ( sicuramente non solo a Berra) ha prevaricato ogni limite. “Sarebbe ora di prendere seri provvedimenti – commenta qualcuno – basta solo divieti, servono anche controlli”.
(dmb)
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