Gorino – “Il viaggio della speranza”. Il viaggio: è quello percorso lungo il grande fiume, da Cavanella Po, dove dimorava dal novembre 2021, a Gorino; la speranza: è quella che, manutentato e ristrutturato, ritorni nel suo luogo d’origine, nelle acque del Po della golena di via Dazio a Ro, per fare la sua funzione. Si tratta del Mulino del Po, il manufatto salvato in extremis dall’affondo nelle acque del Po nella notte tra mercoledì 22 e giovedì 23 luglio del 2020, ed ancora circa 15 mesi dopo.
Ora è stato “tirato” sulla terra ferma e le sue condizioni non sono buone ma appaiono migliori di quelle sperate. Un recupero, quello del Mulino del Po, che si porta dietro molti dubbi, e che ogni giorno porta dubbi anche tra quelli che lo rivogliono ricostruito. E poi il conto, per alcuni salato, per altri irrecuperabile, un conto che la sindaca di Riva del Po descrive come “800mila euro per la prima costruzione e 137mila euro per questa ristrutturazione”.
Sul conto interviene per l’ennesima volta la consigliera di minoranza Egle Cenacchi (Uniti per Riva del Po). “E ridaje con questi numeri!!! Sono obbligata a ripubblicare quello che finora è stato impegnato dalla Giunta Simoni perché non si possono leggere certe affermazioni che non corrispondono ai documenti approvati!
La buona politica si occupa del bene della comunità ed è altrettanto buona se l’informazione è corretta e completa.
Un cittadino informato su come viene speso il denaro pubblico è un cittadino libero di giudicare l’operato di chi governa”.
Mentre dalla maggioranza esce costantemente la cifra di 250mila euro, la consigliera Cenacchi, con dati inconfutabili, dice: “Per fare chiarezza su quanto si è impegnato dall’insediamento della giunta Simoni sino al 31 dicembre 2024 per il famoso Mulino, ecco il riepilogo. Det.n.212 del 06 agosto 2024 Euro 4.758,00 per il servizio di guardiania – ditta BIEFFE di Renzo Tedeschi SNC di Porto Viro; Det. n.290 del 28 ottobre 2024 Euro 16.494,40 per affidamento studio di fattibilità per il restauro – ing. Sebastiano Padoan di Chioggia; Det. 322 del 20 novembre 2024 Euro 60.000,00 per il servizio di spostamento da Cavanella Po a Gorino – ditta Massarenti srl di Codigoro;
infine, con delibera di Giunta n. 86 del 12 dicembre 2024, è stato approvato lo studio di fattibilità per complessivi euro 250.000, già finanziato con variazione di bilancio: delibera consiglio comunale n. 56 del 26 novembre 2024 (vedremo poi il progetto esecutivo a quanto ammonterà). Per un totale al momento di 331.252,40 euro.
Quindi ribadisco che finora da quando si è insediata la Giunta Simoni sono stati impegnati Euro 331.252,40 per il MULINO sul Po.
Aggiungo che i famosi 440mila euro che nomina la Sindaca non furono mai impegnati dall’ amministrazione precedente ma fu uno studio di fattibilità, utilizzato per chiedere indennizzo all’assicurazione dopo l’affondamento. Ribadisco, somma non impegnata e che non venne destinata al fondo pluriennale vincolato: se fosse stato così la Sindaca non avrebbe avuto bisogno di utilizzare l’avanzo di amministrazione per fare la variazione di bilancio di 250mila euro a novembre 2024″.
Ma la “storia” non finisce qui. Si parla anche dei costi iniziali di questo manufatto. Anche in questo caso, secondo la consigliera Cenacchi, dal palazzo escono cifre non veritiere, ovvero 800mila euro per costruirlo. “Se la memoria non mi inganna – dice Cenacchi – Spiegatemi come gli 800 milioni delle vecchie lire di finanziamento del periodo in cui fu Sindaco Raisi destinati alla costruzione di quel benedetto Mulino con i fondi europei siano diventati 800mila euro! Ma ci rendiamo conto che sarebbero un miliardo e seicento milioni???? Una cifra esorbitante ed assolutamente fuori mercato che nessun ente avrebbe mai finanziato!! Da ciò che ho saputo da chi conosce bene quel periodo gli 800 milioni di lire furono giustamente convertiti in euro 413.165,52. Meditare sempre su quello che si racconta e mi piacerebbe vedere il quadro riassuntivo del fine lavori del Mulino e la rendicontazione finale (risulta inaugurato nel 2005)”.
(red)
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