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SERRAVALLE – PROSEGUE LA LUNGA ODISSEA PER IL RIPRISTINO DEL PONTE PIETROPOLI – I LAVORI SONO INIZIATI MA SONO FERMI: SI ATTENDE L’INTERVENTO DEL GENIO MILITARE PER SANARE EVENTUALI RESIDUI BELLICI… – SPERIAMO BENE

Serravalle – “Iniziati” da circa un mese i lavori di ricostruzione del ponte Pietropoli a Serravalle diventano già un caso. Da lunedì 13 gennaio la strada è chiusa al traffico perché il ponte, riconosciuto non in sicurezza per la circolazione quotidiana, deve essere demolito e rifatto ma in questi giorni non si vedono operai al lavoro. Questo ha suscitato molte perplessità, soprattutto perché i tempi morti potrebbero posticipare l’apertura della strada, che già di per se rimarrà chiusa per circa 8 mesi.

A farsi qualche domanda e molte perplessità è la consigliera di minoranza Egle Cenacchi (Uniti per Riva del Po): “Dal 13 gennaio ci hanno chiuso il Ponte Pietropoli e noi ci cucchiamo quella pericolosa via argine Po fino a Ponte Giglioli anche per tornare a casa dalla farmacia. E il Ponte è chiuso ma non ci stanno lavorando – scrive Cenacchi sulla sua pagina facebook – avevo sentito chiacchiere di paese che la causa della sospensione dei lavori fosse il ritrovamento di residui bellici ma sul sito del comune non vi sono notizie in merito. Cosa dobbiamo fare noi per sapere cosa stia succedendo?”.

A dipanare i dubbi ci ha pensato il Dirigente Settore Lavori Pubblici, Pianificazione Territoriale, Mobilita della provincia. “Come normativa abbiamo provveduto ad eseguire la verifica di rischio bellico residuo, fattibile solo a lavori consegnati all’esecutore – spiega l’ingegnere Luca Capozzi – da cui è emerso un alto rischio di presenza di
residuati. Tale circostanza ci ha obbligato ad affidare a ditta specializzata l’esecuzione di una “bonifica profonda” che materialmente interesserà il cantiere a giorni. La ripresa effettiva dei lavori al ponte sarà subordinata al nulla osta del Genio Militare in seguito alla conclusione della bonifica citata.

La durata delle operazioni in corso era già in parte prevista nella quantificazione della durata dell’appalto, per eventuali ulteriori ritardi stiamo studiando con la ditta come recuperare organizzativamente e concludere il cantiere entro i tempi previsti”.

In merito è intervenuta anche la prima cittadina. “Ormai contiamo già un mese dalla chiusura del ponte di Serravalle ma i lavori di rifacimento non sono ancora iniziati – scrive Daniela Simoni sulla sua pagina facebook – Questo cantiere è particolarmente all’attenzione della comunità che dunque si chiede si preoccupa si interroga. Mi sono così fatta portavoce dei dubbi di questi giorni ed ho contattato il mio referente della Provincia che mi precisa essere in corso un’indagine bellica nella considerazione che il ponte è stato bombardato. Mi rassicura però che questo approfondimento tecnico ulteriore rimane compreso nei mesi già previsti per la ricostruzione (otto) e che tra una decina di giorni la ditta incaricata inizierà a lavorare”.

Sempre d’attualità risulta essere quella via alternativa, tanto sudata e tanto criticata per la sua pericolosità ma che non aveva alternative in loco: secondo molti cittadini, poteva avere qualche accorgimento in più, volendo ancora attuabile.

“Far attraversare i veicoli che provengono da Berra per il centro del paese ( via Mongini, piazza Mazzini, via Bonamico, via Attilio Capatti, via Roma), passando davanti alla Casa di Riposo e alle scuole, non ci sembra cosa fatta bene, soprattutto perché esiste una alternativa – commentano in molti – deviare i veicoli per la strada dell’acquedotto, arrivando direttamente sull’argine del Po, tra l’altro in un tratto che già è fruibile alle automobili, sarebbe stato più conveniente”.

L’altra osservazione riguarda la segnaletica: per chi arriva da Ariano e deve entrare in paese o andare oltre. “L’entrata sul ponte Crepalda e segnalato con un cartello “deviazione”, che si scorge poco dopo la curva, poco visibile. Occorre una segnaletica più chiara, anche qualche decina di metri prima del ponte. Chi non vede la deviazione poi arriva davanti al ponte chiuso e per intuizione devia per Contane”. Che significa, per chi deve andare in paese a Serravalle, una decina di chilometri in più.

(dmb)

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