Riva del Po – “Il 14 aprile le Ditte incaricate inizieranno gli sfalci. Siccome le risorse non sono infinite e visto che servirà arrivare almeno ad ottobre si partirà come detto lunedì 14. Dalle parole ai fatti”.
La comunicazione del sindaco Daniela Simoni arriva attraverso i social e fa seguito alle numerose richieste di intervento per lo sfalcio del verde, diventato sempre più rigoglioso in queste ultime settimane. Quello dello sfalcio del verde pubblico risulta essere un argomento ostico, forse parzialmente risolvibile con la proposta che l’attuale prima cittadina Rivese aveva proposto dai banchi di minoranza, ai tempi della Giunta Zamboni.
“Bisognerebbe “programmare” anche sfalci con cadenza d’urgenza – consigliava l’attuale Sindaca – comporterebbe un aumento esponenziale dei costi di gestione però risolverebbe il problema. A dirlo sembrerebbe semplice ma in realtà è complicato, per via di regole alle quali le pubbliche amministrazioni sono tenute a rispettare: troppo complesse da poter qui spiegare. Quindi, “si può fare”, citava Oreste Lionello, come voce di Gene Wilder, basta applicarsi e soprattutto volerlo. Ai posteri l’ardua sentenza”.
Sono i costi l’ostacolo principale a questa possibile soluzione, che vanno salvaguardati: evidentemente il corposo avanzo di bilancio, lasciato dalla Giunta Zamboni, non riesce a coprire certe spese e le priorità d’intervento vengono stabilite da chi governa. E mentre si attende il 14 aprile, i dipendenti del comune hanno iniziato lo sfalcio nelle zone più sensibili. Anche le strade provinciali non sono da meno. Quest’anno, dopo anni di sofferenza, pare scongiurato il problema sfalcio delle rampe che da via Dazio a Ro portano sul ponte. Ma è innegabile che la provinciale SP12 ha le due banchine invase dell’erba. Nel tratto Cologna-Berra l’erba ha fagocitato il guardrail.
(dmb)
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