Pomeriggio all’insegna dell’arte quello di domenica scorsa presso le sale parrocchiali di Berra
La professoressa Cecilia Vicentini ci ha raccontato VanGogh e ce lo ha raccontato in un modo diverso, in un modo che ci ha incantato. Del resto la professoressa Vicentini così fa d’habitude: arriva, ci incanta e se ne va. Sabato scorso ci ha narrato Vincent.
CE LO HA PRESENTATO come un uomo pieno di colori che viveva in un mondo cieco alla sua voce.
CE LO HA PRESENTATO come un uomo pieno di colori, che dai toni bruni e scuri ha cercato “la luce”, ma anche quando é stato investito, abbagliato, accecato dal giallo più potente, non é riuscito a farsi capire e si é accartocciato nei toni, rimasti sempre scuri, della sua anima.
CE LO HA PRESENTATO, come un uomo pieno di colori che ci ha provato fino all’ultimo “nel mio lavoro ci rischio la vita e la mia ragione ci si é consumata per metà” (lettera a Theo del 27.7.1890), ma il mondo é rimasto cieco alla sua voce.
CE LO HA PRESENTATO così, e noi ci siamo lasciati permeare dal suo racconto: del resto, nemmeno volendo, saremmo riusciti a distrarci.
Grazie professoressa Cecilia Vicentini.
Per chi fosse interessato, sabato 24 maggio avremo il piacere di ascoltare nuovamente la professoressa Vicentini che ci racconterà di altri mostri sacri della nostra ARTE ITALIANA: Tiziano e Veronese.
Siete tutti invitati.
(cri.se)
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