ANCHE IL COVID NON SMUOVE LA VOLONTA’ DI CAMBIARE – ORMAI E’ DECISO – LE SCUOLE DI SERRAVALLE RESTANO CHIUSE
di Leonardo Peverati
Il 15 settembre è vicino e sarà il primo giorno di scuola.
Finora di preciso si sanno solo le date d’inizio e fine delle lezioni. Nessuna certezza su tantissimi altri interrogativi e problemi che sono, da più parti, posti all’attenzione di chi deve garantire la sicurezza dei nostri bambini e ragazzi.
Senza tuttavia nasconderci dietro un dito, a Riva del Po un’altra certezza l’abbiamo: “LE SCUOLE DI SERRAVALLE NON SARANNO RIAPERTE”. Lo s’intuisce dall’intervista dell’Assessore Brandalesi, si capisce dal fatto che le famiglie interessate hanno ricevuto l’invito di iscrivere i loro figli per il trasporto scolastico che li porterà a Berra.
OCCASIONE PERSA, cari politici ….occasione persa per far valere il buonsenso in un momento come questo.
Neanche il Covid insegna nulla. La chiusura fatta a suo tempo di scuole, ospedali e servizi di ogni genere, non induce ancora nessuno a pensare che sia stata perlomeno troppo azzardata.
Io la definisco senza senso e selvaggia: abbiamo lasciato ampi spazi di territorio senza servizi primari, abbiamo chiuso, senza distinzione di colore politico, servizi essenziali in aree con popolazione anziana.
Ancora oggi, dicevo, in emergenza sanitaria, non si riescono a capire certe scelte: assumiamo medici, infermieri, personale sanitario, ma i servizi relativi non accennano a cambiare e, peggio, non si vede la volontà di metter mano alla riorganizzazione.
Assumiamo insegnanti, cerchiamo nuovi spazi, ma non riapriamo scuole come le nostre che nulla hanno da invidiare a quelle in attività. E ancora, anche qui, la volontà è quella che manca.
Capisco, non troppo ma capisco, che queste volontà siano incerte nei Dirigenti Scolastici, quello che non è tollerabile è che manchino negli amministratori.
Fin che si scherza, si scherza, ma è del tutto inimmaginabile che la nostra Amministrazione Comunale nulla abbia mosso, nulla abbia tentato, per riaprire il Plesso di Serravalle, in considerazione anche della sicurezza del “trasporto” a bordo dei pulmini.
Sarà il mio ultimo intervento in merito, ma ho voluto farlo anche per sottolineare un aspetto politico che vale per la scuola, ma anche per tutta l’attività amministrativa in generale:
“Oggi, per un Sindaco, non è tempo di fare il semplice compitino”. Non è tempo di accontentarsi e sopravvivere, è il momento di fare, cercare, programmare e uscire dalle stanze del municipio.
Ai genitori dei bambini e ragazzi del mio paese non faccio nessun appello particolare, ognuno farà e penserà in base alle proprie esigenze.
Nessuno però si meravigli se qualcuno si guarderà dattorno e troverà in altri comuni vicini soluzioni migliori ai propri bisogni.
20/07/2020 – Leonardo Peverati
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