Ro – Sono giornate di attesa, valutazioni e pensamenti quelli che circondano in questi giorni il destino del Mulino sul Po , la nota struttura in legno che riporta fedelmente la ricostruzione dei mulini natanti che popolavano il fiume fino al 1912, che mercoledì 22 luglio ha rischiato di sprofondare nelle acque del Po, dove si trova sin dal 2005, anno dell’inaugurazione.
“Ora il Mulino galleggia – ha detto il sindaco Andrea Zamboni, tirando un sospiro di sollievo – i tecnici stanno studiando l’intervento successivo, come farlo uscire dal fiume e dove è opportuno cantierarlo”.
Una scelta importante, perché “da queste decisioni deriveranno i costi” ha aggiunto il Sindaco, ma anche il futuro del Mulino, un futuro che potrebbe rilevarsi più roseo di quanto previsto inizialmente, perché quando la sera di mercoledì 22 luglio l’intervento in extremis dei Volontari della Protezione Civile di Ro sono intervenuti in extremis, prendendolo per i capelli, le cose sembravano mettersi male. Ma ora c’è un cauto ottimismo, perché ci sono ancira troppe incognite.
La cosa certa è che la struttura va rimossa da dove si trova, ai bordi del fiume. Ma come? E dove? L”imponente peso potrebbe condizionare le prossime scelte. Non è ancora stata presa le decisione definitiva di dove allestire il cantiere ma la differenza la farà l’entità dell’intervento. Molte cose da definire, che verranno prese nei prossimi giorni e dopo attente valutazioni.
La cosa ormai certa, secondo indiscrezioni, è che il danno non dovrebbe essere notevole e quindi agevolare un po’ tutte le scelte.
(d.m.b.)
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