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RIVA DEL PO – TRE POSITIVI AL COVID NEL NOSTRO TERRITORIO – IL SINDACO, GIUSTAMENTE, NON RIVELA NOMI E LOCALITA’ E SI SCATENA LA “LOTTERIA” DEI CONTAGIATI – STRANA COSA LA PRIVACY, LA PRETENDIAMO PER NOI MA SIAMO PIUTTOSTO ELASTICI SE LA CHIEDONO GLI ALTRI

Riva del Po – Alcuni giorni fa abbiamo saputo dalla stampa la presenza di tre compaesani positivi al Coronavirus, un nucleo familiare – che fa pensare a padre, madre e figlio/a – tutti asintomatici, di ritorno dalle vacanze.

La rete si è scatenata, ancora una volta, contro il Sindaco, “colpevole” di non averci avvisato, non quanto ai nomi, nel rispetto della privacy, ma almeno del paese dove abitano. Mi chiedo quanti di voi, saputa la notizia, ha iniziato a pensare quale sia la famiglia con queste caratteristiche di ritorno dalla Croazia.

Sicuramente in ognuno dei nostri 8 paeselli è stata identificata una famiglia con queste caratteristiche e quindi i possibili affetti da Coronavirus.

Vorrei tornare indietro di qualche mese. All’inizio della pandemia da queste pagine uscì un articolo che faceva riferimento a due persone: un medico di famiglia, venuto a contatto con un Covid positivo, e una signora, Covid-19 positiva e ricoverata in rianimazione. La rete di scatenò contro questo articolo, reo di non aver rispettato la privacy, criticando anche con parole dure. A questo proposito è meglio chiarire che il nome del medico e la località di residenza della signora (naturalmente subito identificata) furono fatti perché i due diretti interessati si erano palesati: il medico lo dichiarò apertamente, mentre la signora fu la figlia a dirlo.

Ora nuovamente mi chiedo se il Sindaco facesse il nome del paese di questa famiglia chi non verrebbe a sapere chi sono, dal momento che ogni paese ha già la triade pronta. Allora questa privacy la vogliamo oppure no. Oppure ci fa comodo la privacy a comando: su di noi si sugli altri no. Io non so quale sia la motivazione o le motivazioni che ha spinto il Sindaco a non dare notizie in questo senso e sinceramente non mi interessa saperlo.

Quello che invece mi interessa e lo chiedo con forza al Sindaco è che i positivi da Coronavirus abbiano una assistenza medica la più idonea possibile e che ci sia il rispetto più rigoroso per quanto riguarda il contagio, con controlli assidui, visto che ci sono anche i “furbetti”.

(l.c.)

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