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COCCANILE – IL “GAF” (GRUPPO ARCHEOLOGICO FERRARESE) ANCORA AL LAVORO PER RIPORTARE COMPLETAMENTE ALLA LUCE LA PIEVE DEL IX-X SECOLO – UN GRAZIE A NOME DI TUTTI I CITTADINI DAL SINDACO DI COPPARO FABRIZIO PAGNONI

Coccanile – A chi percorre la provinciale in direzione Copparo non sarà certo sfuggito che da tempo  a Coccanile, ai margini della strada, da tempo si trovano dei gazebo con scavi in pieno svolgimento. Sono gli appartenenti al GAF, Gruppo Archeologico Ferrarese, che hanno fatto emergere una pieve del IX-X secolo, una emozionante e suggestiva testimonianza della religiosità e dell’architettura religiosa, con la supervisione della Soprintendenza Archeologia Emilia  Romagna.

Il sito, un appezzamento di terreno nell’azienda agricola della  famiglia Bernardini, in cui sono chiaramente evidenziate le fondazioni di un edificio di culto, che  forniscono numerose informazioni e raccontano molto della popolazione e del territorio di oltre 1.200 anni fa.

Nei giorni scorsi il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni ha visitato lo scavo insieme a Chiara Guarnieri della Soprintendenza, all’archeologa Flavia Amato e ai volontari del Gaf, con l’ispettore onorario Liviano Palmonari, che hanno illustrato il ritrovamento.

La Pieve è di 11 metri per 6,5 ed è stata costruita su una piccola mota, utilizzando materiali di recupero anche di età romana: è orientata verso est, come le sepolture del sito del Naviglio, che ha continuato a essere utilizzato anche dopo l’abbandono di quel edificio, a rimarcare la sacralità riconosciuta del luogo.

“Sarà importante – ha detto Pagnoni – valorizzare questa fondamentale scoperta e darne il maggior risalto possibile. Voglio ringraziare tutti i protagonisti, perché si è attivato un circolo virtuoso, con una proprietà disponibile e attenta, volontari appassionati e impegnati e ottimi professionisti a coordinare  l’operazione, che scrive una rilevante pagina di storia del nostro territorio.

Si tratta di una scoperta molto importante per cui ringrazio tutti coloro che vi hanno contribuito attivando un percorso virtuoso: la proprietà disponibile e attenta, i volontari del Gaf appassionati e impegnati e gli ottimi professionisti che hanno coordinato l’operazione, scrivendo una rilevante pagina di storia del nostro territorio”.

(l.c.)

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