Berra – L‘amministrazione comunale di Riva del Po va incontro alle attività commerciali e produttive che hanno subito i maggiori contraccolpi nel periodo di emergenza Covid.
Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza le agevolazioni alle utenze non domestiche che hanno dovuto chiudere l’attività nel periodo di pandemia. L’amministrazione applicherà uno sconto del 50% per 6 mesi più un altro 25% per tre mesi sulle tariffe fisse e variabili.
“Si tratta di una misura – spiega Raffaella Nalli, assessore al bilancio – che tiene conto dell’effettiva difficoltà a cui queste aziende sono andate incontro dovendo chiudere per un certo periodo”.
“Abbiamo stimato – prosegue l’assessore – che per le casse del Comune si tratterà di un impegno di 68.550 euro, che verranno coperti in parte dall’economia sui mutui, 33.700 euro, ed il restante da risorse dell’ente”.
Voto di astensione da parte dei gruppi di minoranza. “Ci aspettavamo un’esenzione totale della tassa – commenta Daniela Simoni (Gente di Riva del Po) – in questo periodo di emergenza le attività hanno bisogno di maggior solievo e un’esenzione totale sarebbe stato l’aiuto migliore, a maggior ragione se pensiamo che nel periodo di chiusura non hanno prodotto rifiuti”.
Dello stesso parere Marianna Lucchin (Centrodestra unito per Riva del Po), che aggiunge: “Le difficoltà di ripresa non si fermano qui. C’è chi ha chiuso definitivamente e chi è riuscito a riprendere, lo sta facendo con grandi sforzi e sacrifici. Un aiuto più concreto, come ad esempio l’esenzione totale, sarebbe stato auspicabile”.
(l.c.)
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