Copparo – Dopo 7 giorni di sciopero c’è l’accordo, con un contratto aziendale mantenuto per altri due anni, un accordo sudato, tirato, ma per ora mancante del premio di risultato. E così gli operai della Berco, dopo 7 giorni e 56 ore di sciopero continuativo (e circa 450 euro di media in meno in busta paga per lo sciopero), riescono a strappare un “piccolo” accordo.
Riuniti nella sede di Confindustria a Ferrara i sindacati e la direzione aziendale raggiungono una “accordo ponte”. L’ipotesi di accordo prevede il mantenimento dell’applicazione delle condizioni previste dal contratto aziendale del 2017 per altri 24 mesi e cioè fino al 30 settembre 2022, tranne per quanto riguarda il premio di risultato.
Confermate totalmente le previsioni relative a orari di lavoro e turni, maggiorazioni e indennità di turno, trattamento economico della mensa. A partire dal 20 ottobre verrà avviata la trattativa per la definizione del nuovo premio di risultato per l’anno fiscale 2020/2021e poi verrà avviata la trattativa per la definizione complessiva del nuovo contratto aziendale.
Cessato lo sciopero, ripartono tutte le attività, ma il lavoro di contrattazione è ancora lungo. Al tavolo erano presenti l’amministratore delegato Piero Bruno, il direttore di stabilimento Mario Andaloni e la direttrice dell’ufficio risorse umane Alida Malatrasi.
“Manca tutto il piano industriale – sottolineano le Rsu di Fiom, Fim e Uilm – ma il risultato è ottimo in ogni caso. Resta aperto lo stato di agitazione per la definizione dei dettagli che mancano ma gli scioperi sono finiti”.
Sindacati e lavoratori si sono ritrovati in via Primo Maggio a Copparo, davanti ai cancelli della Berco, dove hanno sottolineato il “risultato straordinario raggiunto solo grazie alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della Thyssenkrupp-Berco”.
(l.c.)
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