Ruina – Un recupero difficile e complesso quello dello stabilimento ex Bbs di Ruina, che ogni giorno diventa sempre più un’incognita, un lungo e travagliato percorso che, secondo i progetti e programmi, dovrebbe diventare un luogo di lavoro con 3 aziende e molti posti (ne sono stati azzardati anche 450) di lavoro.
Di promesse la manager Gabriella Multari di Nanoproject, che da anni – Giunta Giannini di Ro – segue il recupero della ex Bbs, fino ad ora ne ha fatte molte, tra le quali la ripartenza nel mese di ottobre 2020. Ma, come affermato da lei stessa “Siamo in ritardo rispetto al programma iniziale, forse troppo ottimistico se confrontato allo stato attuale delle strutture fatiscenti presenti nell’area ex Bbs.
Servirebbero quasi 10 milioni di euro se volessimo bonificare e recuperare tutta l’area. Un impegno particolarmente gravoso per una sola impresa, se non ci dovessero venire incontro le istituzioni, permettendoci di attingere a finanziamenti previsti da piani di recupero delle aree depresse, come altre imprese hanno potuto usufruire negli anni passati”.
Sono diverse le ditte che si sono proposte, per ora almeno 5, compreso il fatto che l’emergenza sanitaria in corso ha anche aumentato il lavoro di una di queste, ma nello stabile non vi è ancora traccia di possibili movimenti, anzi, l’erba alta regna sovrana e, come ha detto pochi giorni fa il sindaco di Riva del Po, Andrea Zamboni, “Nulla fino ad ora di concreto, ma aspetto con fiducia”.
Eppure nell’ultimo incontro tra le parti il Sindaco aveva strappato, con 120mila euro di arretrati sull’Imu, un bel biglietto da visita, che aveva fatto ben sperare.
“Se non ci fosse l’intenzione di partire tale somma non verrà pagata – ha detto Zamboni – come amministrazione e per venire incontro alle esigenze di chi vuole investire nel territorio, abbiamo già preparato l’importo rateale per versare il dovuto. Ma, ripeto, l’importante è veder partire il progetto”.
Ed ora ci siamo, perché mercoledì prossimo, 28 ottobre, è prevista la presentazione in videoconferenza del progetto di recupero aziendale da parte dell’ad Gabriella Multari e dell’architetto curatori. Sarà interessante capire i nuovi progetti di intervento per il rilancio e i costi dello stesso.
(d.m.b.)
Views: 310